Lo sappiamo bene che le parole e la musica si sposano alla perfezione, anche se poi i lettori più esigenti non amano molto immergersi nella lettura di un romanzo con l’accompagnamento musicale. E’ questione di gusti e se volete cambiare idea provate ad andare all’originale rassegna curata da Stefano Bartezzaghi e Carlo Galante, intitolata Sette romanzi per sette note ed ospitata dal Teatro Dal Verme dal 26 gennaio al 9 marzo.
Ogni giovedì alle ore 18.00, infatti, lettori accorti e particolari sfoglieranno e racconteranno a modo loro un romanzo di universale popolarità. Ogni lettura, inoltre, verrà accostata all’esecuzione dal vivo delle opere musicali che questi stessi romanzi hanno ispirato o possono ispirare. Ad aprire il ciclo sono le pagine surreali di “Esercizi di stile” di Quenau lette da Stefano Bertezzaghi, accompagnate dalle melodiose musiche di Bach eseguite dal pianista Ruggero Laganà. “Ci sono infatti romanzi che tutti abbiamo letto o di cui sappiamo – spiegano gli organizzatori – e che ai loro lettori hanno suggerito pensieri e ispirato musiche. La critica è il discorso autorizzato sulla letteratura, ma di questi romanzi a chiunque è consentito parlarne perché, oltre che opere letterarie, sono oggi elementi condivisi, parte viva di un panorama sociale e culturale comune”.
Il 2 febbraio Marco Belpoliti commenterà “Se questo è un uomo”, commovente radiografia dei lager nazisti di Levi che è accompagnato con le musiche di Ernest Block con Simone Groppo al violoncello e Vittorio Costa al pianoforte. Per chi preferisce le pagine passionali di una scrittrice come Nataniel Hawthorne, consigliamo l’appuntamento del 9 febbraio in compagnia di Carmen Covito che illustra “La Lettera scarlatta”, commentata da musiche di Tartini. “L’uomo senza qualità” di Musil è il romanzo protagonista del pomeriggio del 16 febbraio, illustrato da Aldo Bonomi con il sottofondo delle note musicali di Berg e Schubert dal pianoforte di Andrea Dindo.
Per chi preferisce – e non sono pochi – la tragicità dei romanzieri russi, il 23 febbraio Gianfranco Bertolo, sulle musiche di Beethoven eseguite dal violinista Alberto Martini, commenta “La sonata a Kreutzer” di Tolstoj. Il 2 marzo il critico televisivo Aldo Grasso sfoglia per voi “Una questione privata” di Beppe Fenoglio, romanzo appassionato sullo scambio epistolare tra lo scrittore e Gina Lagorio. Ad accompagnare la lettura di Grasso ci saranno il violoncello di Andrea Favalessa e il pianoforte di Maria Semeraro. La rassegna si conclude il 9 marzo con l’intervento di Qurino Principe sul “Doctor Faust” di Mann, sulle note di Fridrich Nietsche, Beethoven, Schubert e Schumann eseguite al pianoforte da Renato Principe.
Chissà che alla fine dell’iniziativa, anche i lettori più rigidi – coloro che preferiscono divorare libri senza il sottofondo musicale – non cambino idea e si lascino rapire dalle parole e dalla musica.
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