29th

Giugno

Roberto Bolle & Friends

Il gala di danza registra il tutto esaurito: 2400 presenze in attesa di Roberto Bolle e dei suoi Friends

Alla biglietteria del Teatro degli Arcimboldi c’è persino chi si è attrezzato con un cartellino “biglietti cercasi”.

Le coreografie

Lo spettacolo, strutturato in due parti, racchiude 12 brevi, ma intensi passi di danza dai più tradizionali a quelli più moderni, dai racconti mitologici alla Francia degli anni ’20. Fra i classici del balletto non mancano “La Bella Addormentata”, “Romeo e Giulietta”, “Don Chisciotte” o “Excelsior”.
Sono tutte esibizioni in assolo o passi a due. Fa accezione “In the middle somewhat elevated”, interpretato da Roberto Bolle, Marta Romagna e Zenaida Yanowsky, ideato negli eccentrici anni ’80 da William Forsythe in cui musica e luci diventano gli elementi fondamentali per creare un’atmosgfera fortemente emotiva. Particolarmente toccante è l’assolo “Blind Tango” magistralmente rappresentato da Anton Bogov primo ballerino del Teatro dell’Opera di Maribor.

L’etoile Bolle

Dal 2003 l’affascinante ballerino di Casale Monferrato è l’Etoile del Teatro alla Scala di Milano. Vanta un vasto repertorio e ha danzato insieme alle migliori compagnie di danza del mondo. In questa serata di gala, Bolle ha mostrato la sua eccellente tecnica avvalendosi dell’opera di Forsythe, nonchè in “Apollon Musagète” e “Petite Mort”. Quest’ultima di Jiří Kylián sulla musica di Wolfgang Amadeus Mozart, con la quale chiude la serata davanti ad una cascata di applausi. Tuttavia, nei movimenti della “star” della serata spesso la tecnica prevale sulla trasmissione delle emozioni. E il tentativo di tenere la macchina del corpo su livelli quasi perfetti impedisce all’emotività di raggiungere il cuore dello spettatore.

Roberto Bolle & Friends

Basta leggere i nomi nel libretto dello spettacolo per avere la conferma che la Scuola dell’Est rimane sempre quella che vanta i più grandi interpreti del balletto. Andrej Merkur’ev, primo solista del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, Eugenija Obraztsova, coryphée del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, o il sopracitato Anton Bogov. Ma non mancano tuttavia special guest quali Greta Hodgkinson, del National Ballet of Canada, Lars van Cauwenbergh, dal Teatro dell’Opera di Wiesbaden, o Zenaida Yanowsky, del prestigioso Royal Ballet di Londra.
Tutti superbi ballerini, sorprendentemente dotati, che mostrano al pubblico non solo la loro elevata tecnica, con leggiadri pas de chat e precise pirouettes, ma soprattutto una grande capacità interpretativa.

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