Il 25 marzo la cantante dalla voce Grande grande grande compie ottant’anni. Nata a Busto Arsizio, farà ritorno nella Cremona della famiglia Mazzini, di cui diventerà la tigre, a tre anni. Naturalizzata svizzera, nel 1978 dice addio alle scene per non comparire più dal vivo (ma continua con i progetti musicali). Buon compleanno alla più grande voce italiana di tutti i tempi
Mina e i suoi primi ottant’anni. Una voce, quella della Tigre di Cremona, davvero Grande grande grande e che ha fatto di lei la più grande cantante italiana di tutti i tempi. Fuori dalle scene dal 1978, ha deciso di ritirarsi a vita privata e di non apparire più in pubblico, pur continuando con i progetti musicali dalla sua Svizzera. O comparendo in versione ‘papero‘, per esempio, in compagnia di Adriano Celentano, suo amico da mezzo secolo. Lo fa in occasione di MinaCelentano, primo album insieme dei due, uno dei progetti più riusciti e un pezzo della storia della nostra musica. Acqua e sale, vi dice niente?
I grandi numeri di Mina
L’età è una cifra minuscola. Soprattutto se paragonata ai grandi numeri della carriera della signora Mazzini. Si contano più di 1500 brani interpretati da Mina, più di 150 milioni di dischi venduti, 116 album pubblicati. Una fama internazionale, innumerevoli premi e apprezzamenti. Due soli, però, i festival di Sanremo negli anni Sessanta, al termine dei quali giurò a se stessa che non avrebbe più partecipato a nessun’altra gara canora.
Essere immortale non mi interessa. Mi piace invecchiare
In cinquant’anni di carriera ha inciso canzoni in inglese, spagnolo, tedesco, giapponese, francese, italiano, napoletano. Omaggi a Frank Sinatra, che la implorò di lavorare al suo fianco. Dal pop al rock, dalla canzone d’autore all’Opera. È pazza di Vasco Rossi ed è stata al fianco dei più grandi, Gaber, Totò, Carrà, Chiari, Mastroianni, Sordi, Corrado e molti altri. Battisti e De André. Recentissimamente Fossati e Ozpetek.
“‘Sto fatto che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna mi sembra una cretinata. È la solita storia che puzza di mancia, di gratifica natalizia, di carità, di “bel gesto” nei confronti di noi donne, esseri inferiori. Io mi sono rotta leggermente le palle. E dietro una grande donna c’è sempre chi o che cosa? Solo se stessa, temo”. Buon compleanno!
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