Il 30 aprile 1989 ci lasciava Sergio Leone, riconosciuto universalmente come uno dei più importanti registi della storia del cinema. A lui si deve la nascita del genere Spaghetti Western
Il buono, il brutto, il cattivo con Clint Eastwood, il più celebre western della storia, è solo uno dei capolavori mondiali del cinema di Sergio Leone, di cui oggi, 30 aprile, ricorrono 31 anni dalla sua scomparsa. Padre del genere Spaghetti Western, Leone è letteralmente venerato dai migliori registi di Hollywood. Stanley Kubrick, Quentin Tarantino, Martin Scorsese. Lo stesso Clint Eastwood. Per tutti loro, Sergio Leone è un punto di riferimento. Lo ammirano, lo citano nei loro film, continuano a considerarlo come un modello culturale e artistico.
Sergio Leone comincia la sua carriera da piccolissimo, con una comparsa da bambino nel capolavoro del neorealismo Ladri di biciclette di Vittorio de Sica. Nel 1964 con Per un pugno di dollari darà ufficialmente il via al western Made in Italy, con un lungo sodalizio artistico con il maestro Ennio Morricone, suo compagno di scuola delle elementari.
Con C’era una volta in America Sergio Leone, ancora, ha definitivamente rinnovato il lessico dei gangster movie. E poi impossibile non citare C’era una volta il West o Giù la testa. Nella sua vita vince David di Donatello, Nastri d’Argento ma mai, incredibilmente, nemmeno una candidatura agli Oscar. I suoi sono titoli che sicuramente abbiamo già sentito anche se non abbiamo visto le pellicole, tanto sono entrati, ormai, nell’immaginario collettivo.
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