Io, Leonardo è il nuovo film sul genio italiano interpretato da Luca Argentero. Una produzione originale Sky in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci. La pellicola affronta un inedito percorso in cui la vera protagonista è la mente dell’inventore
Anno Domini 2019. Uno dei più grandi geni della storia compie 500 anni. Stiamo parlando di Leonardo da Vinci, morto ad Amboise il 2 maggio 1519. Per celebrare l’inventore italiano esce nei cinema italiani Io, Leonardo. Dal 2 ottobre infatti sarà possibile godere di una inedita e affascinate opera prodotta da Sky, che abbiamo avuto il privilegio di vedere in anteprima al Museo della Scienza e della Tecnologia. A interpretare Leonardo da Vinci è Luca Argentero, impegnato per la prima volta in un film d’arte biografico. Protagonista assoluta è però la mente dell’inventore che prende voce tramite la narrazione di Francesco Pannofino.
Io, Leonardo, sotto la regia di Jesus Garces Lambert vuole raccontare il personaggio in maniera non convenzionale. L’inventore infatti rimane sempre uguale a sé stesso mantenendo l’aspetto dell’uomo 35enne descritto dai biografi. Come accennato è la mente al centro della storia. Quest’ultima rievoca i momenti più significativi della vita di Leonardo. All’interno di essa incontra artisti, uomini di potere e allievi della sua bottega. Tra i tanti citiamo Il Verrocchio, Ludovico il Moro. Cecilia Gallerani e Salài.
Le opere
Grazie all’utilizzo di evolute tecniche digitali, Io, Leonardo mette in scena alcune delle sue innumerevoli invenzioni che prendono forma e si animano mettendosi in funzione. Sembra quasi di toccare con mano L’Ultima Cena realizzata da Leonardo sulla parete del Refettorio di Santa Maria delle Grazie su incarico di Ludovico il Moro nel 1494. L’Uomo Vitruviano, simbolo del Rinascimento e rappresentante l’unione simbolica tra arte e scienza. O ancora la celebra Gioconda, la Dama con l’ermellino e la decorazione pittorica nella Sala delle Asse risalente al 1498 in cui i rami e le ghirlande ricalcano le forme architettoniche reali, creando l’illusione di uno spazio naturale che si apre verso l’esterno.
Una ricostruzione minuziosa
Il film inoltre è una ricostruzione fedelissima della vita di Leonardo in tutti i suoi particolari. I dialoghi sono ricavati dai suoi scritti autografi. In particolare dal Trattato della Pittura redatto da Giovanni Francesco Melzi, discepolo prezioso del maestro italiano. Le scene, le ricostruzioni e gli oggetti sono ispirati e tratti dalle fonti e dai progetti originali di Leonardo. Anche i costumi e le acconciature sono stati ideati e riprodotti per il film.
Io, Leonardo è un viaggio che ci trasporta nei luoghi e nella mente del grande inventore toscano. Da Firenze a Milano fino in Francia le tracce lasciate dall’artista sono infinite. Ecco quindi che la pellicola ne riesce a catturare l’essenza e la forza espressiva in un concentrato che ci ha lasciato con il fiato sospeso.