“Amo quei quadri che fanno venire voglia di entrarci per andarvi a spasso“, diceva il pittore francese Pierre Auguste Renoir. Fino a febbraio, alla Pinacoteca di Brera le occasioni per immergersi tra pennellate e colori non mancano. Il museo ospita infatti una selezione di capolavori del Pushkin di Mosca: opere suggestive firmate da autori come Monet, Gauguin, Van Gogh e, appunto, Renoir.
COPPIA D'ASSI – Le tele appartenevano a Ivan Morozov e Sergej Scukin, due imprenditori russi vissuti tra Ottocento e Novecento. Molto diversi caratterialmente, condividevano un amore sconfinato per l'Arte e un eccezionale fiuto nel riconoscere il vero talento. Se l'irrequieto Scukin dichiarava di essere vittima del “sortilegio” di Picasso, il riservato Morozov preferiva gli Impressionisti, con un debole per Cézanne. Entrambi dimostrarono coraggio e intuito, incontrando di persona gli artisti e acquistando tele che gli altri collezionisti non consideravano degne di nota.
UN ANGOLO DI PARADISO – Il percorso è breve ma talmente suggestivo da lasciare a bocca aperta. L'occhio si posa sulle affollate strade parigine dipinte da Monet e si sofferma sulle esotiche silhouettes dei giovani tahitiani incontrati da Gauguin. Imperdibili i due ritratti firmati Picasso, uno dedicato alla Regina Isabeau e l'altro al mercante d'arte Ambroise Vollard. Inesorabile e ipnotica la Ronda dei carcerati di Van Gogh, l'ultima tela dipinta dal geniale artista prima del suicidio. Insomma, un piccolo e prezioso omaggio alla Russia, ma anche all'immenso talento dei grandi maestri europei.