Strano pensare che, mentre qui è inverno, all’altro capo del mondo ci sono più di 35°! Forse per il desiderio di sole, colori, contatto con una natura lontana, Milano dal 2004 ha stretto il gemellaggio con Melbourne e ora si tinge dell’arte proveniente dall’Australia con tre mostre che danno una visuale del suo panorama artistico contemporaneo.
COLORI ABORIGENI – Tutta la forza espressiva e primordiale dell’arte aborigena esplode in Australian Colurs, alla Casa del Pane fino al 25 febbraio. Opere originali di elevato contenuto che si ispirano alle antiche tradizioni e che costituiscono un prezioso contatto con il movimento pittorico degli Aborigeni di oggi. Un’esperienza di potente bellezza che fende l’occhio con sgargianti e psichedeliche forme che attraggono nel centro della vita primordiale. Dopo anni di sforzi, adesso, quest’espressione viene ammessa nel gotha dell’arte. Fra gli artisti vi è la dolce Petrina Neufeld. Destiny Deacon, una delle più famose artiste indigene è in mostra con Dolls dal 1° febbraio al 14 aprile alla Galleria Raffaella Cortese, insieme ad altri due artisti, Zoe Leonard (New York) e Maria Marshall (Londra).
TO NEAR TO FAR – Alcuni aspetti della scena artistica australiana, con particolare attenzione verso il ricco contesto creativo e le iniziative indipendenti di Melbourne. Un dialogo con alcune delle realtà più attive australiane, il progetto innesca una serie di riflessioni sull’idea di comunità artistica e sulle diverse metodologie di organizzazione culturale non profit. In questo senso Melbourne rappresenta un interessante case-history, con oltre venti “artist-run spaces” – spazi ideati, fondati e gestiti direttamente da artisti – e l’alto numero di realtà private non profit, ma fortemente sostenute dalle istituzioni pubbliche. Per la prima volta a Milano, a Le Case d’Arte fino al 17 marzo, sarà visibile il lavoro di Alicia Frankovich e Simon Horsburgh, due promettenti artisti australiani.
SEDUZIONI AUSTRALI – Non solo bellezze naturali, paesaggi incantati e sconfinati. Non solo forza degli elementi, ma anche un grande fermento culturale e mondano. Ecco un assaggio di Australia! Soprattutto a Melbourne vi sono molte gallerie e spazi riservati all’arte e gestiti direttamente dagli artisti, che possono dare sfogo alle loro idee. Da decenni le gallerie espongono le opere aborigene, per non perdere il contatto col passato. Vario e ricco è il suo design, dall’architettura all’abbigliamento all’oreficeria. Interessante è la scena musicale che vanta nomi quali John Butler Trio. Molte e particolari sono le proposte gastronomiche, arricchite dall’esperienza internazionale dello Chef Andrew McConnell. Gli abitanti di Melbourne hanno la fortuna di avere una vastissima scelta di ristoranti multietnici. E l’idea della cena in tram, potrebbe anche essere arrivata proprio da lì… cosa ne pensate?!
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