Partito circa sette anni fa per la California, il suo atteso ritorno in Italia ha soddisfatto la smania dei fan, desiderosi di riabbracciare le sue canzoni da vicino. E così il Teatro Nuovo ha accolto Sergio Caputo a Milano, città che l’ha ospitato per molto tempo.
Il concerto del 3 aprile inizia con Sergio a tu per tu con la sua chitarra, per poi avvalersi del sound che lo fa riavvicinare al mondo del jazz, grazie a cinque Maestri jazzisti di rara sensibilità quali Roberto Nannetti (chitarra), Lello Pareti (contrabbasso), Giulio Visibelli (sax), Mauro Beggio (batteria).
Il pubblico lo acclama e molte sono le battute che volano tra lui e la platea, entusiasta ed estasiata dal proprio beniamino. Si canta su tutte le canzoni, si alzano richieste di storici brani e prendono nuova forma “Sabato italiano”, “Italiani Mambo”, “Il Garibaldi innamorato”, “L’astronave che arriva”, “Brioche, cappuccino”, alternandosi a brani di smooth jazz e a brani latineggianti, che coinvolgono ancor più. E pensare che si dice che il pubblico milanese è freddo!
Virtuosi i musicisti, grande energia su e giù dal palco. Difficile non “innamorarsi” di artisti così puramente bravi ed emozionali.
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