Fa scintille il sax tra le mani di Bill Evans nella notte del Blue Note.
Omonimo dello storico Bill Evans pianista, ha una fluidità eccezionale e una capacità interpretativa rara. Del resto, a detta di Miles Davis è stato uno dei più grandi musicisti con cui abbia suonato, quando lo scelse nel 1980 a soli 22 anni.
E di strada Bill ne ha fatta tanta, affiancando John McLaughlin, Herbie Hancock, Lee Ritenour.
Solista, compositore ed arrangiatore ha dato vita ad uno dei più innovativi tentativi di mischiare Jazz e Hip-Hop.
Stravagante e di notevole bravura la sua band: Vincent Valentino alla chitarra, Riccardo Fierabracci al basso, Joel Rosenblatt alla batteria e Christian Howes al violino, tra jazz, blues, country.
Molto d’effetto i brani in cui Bill passa dal sax tenore al soprano, emulando perfettamente la voce alta del violino, e dialogando con esso.
E al termine del primo spettacolo, sorpresa! Usciti dal Blue Note, scorgiamo Howes che improvvisa con il trio di scena al Nord Est Cafè…that’s incredible!
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