Occhi chiusi, oscilla la testa, molto, molto lentamente. Quando li riaprirai il buio avrà già preso vita e lei avrà iniziato il suo canto di vento caldo del deserto. Allora il mondo non sarà più dello stesso colore e chi scappa dalla propria terra natale, con in tasca un sogno da realizzare, non verrà più imprigionato.
SOGNI PER IL XXI SECOLO – La splendida pelle d’ebano Rokia Traorè con voce soffusa, in un elegante francese, racconta dei suoi tanti connazionali del Mali, che attraversano il mare per raggiungere l’Europa, desiderando una vita migliore, ma qui vengono poi rinchiusi in centri di accoglienza o carceri. “Tutto questo non dovrebbe più succedere nel XXI secolo…” dice fra il consenso del pubblico. Un pubblico estasiato dal suo carisma, dalla sua dolcezza e forza al contempo che sollevano tutti dalle sedie, in danze afro che poco a poco fanno liberare anche i più restii. Sorrisi di bimbi si incrociano con quelli degli adulti ed è una festa bellissima, colorata dalle melodie, che siano più tribali, jazzaggianti, nenie o richiamanti canti antichi di Griot.
GIOIELLO D’AFRICA – Rokia, gioiello dalla voce di smeraldo che sorge dal continente africano, lanciata da Yousou N’Dour. Una delle poche interpreti femminili che riescono ad emergere per raccontare le tradizioni e la cultura del proprio popolo, quello del Mali, un paese che ha già espresso musicisti di primo piano come Ali Farka Toure, Afel Bocoum e ToumaniDiabate. Un concerto illuminante a coronare la prima fortunata edizione del Milano Jazzin’ Festival. E così anche Milano ha il suo Jazz Fest estivo, che, già si dice, l’anno prossimo ritornerà. E noi lo aspettiamo a bracci aperte, per raccogliere tutta questa bella musica!
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