A Sanremo 2020 in gara anche Rita Pavone, che abbiamo incontrato poco prima dell’esibizione sul palco. “I giovani? Molti nemmeno li conoscevo, ma sognano tutti qualcosa di grande, vogliono raggiungere qualcosa, è un sentimento che sento vicino“
Come te non c’è nessuno, Rita Pavone. Niente (Resilienza 74) è il titolo della sua canzone – scritta per lei dal figlio – 74 come gli anni che porta, l’energia, invece, è mille volte superiore almeno. Energia che chissà da dove tira fuori. “Sono alta ben tre centimetri in più rispetto a Kylie Minogue“, ci tiene a precisare. E ancora: “Quando sono sul palcoscenico mi sento alta due metri, lì è un mondo che mi appartiene“.
A quasi 50 anni dall’ultima volta sul palco dell’Ariston – 48 a essere precisi – Rita Pavone a Sanremo 2020 è la vera star, acclamata da tutti, indipendentemente dalla generazione. “La terza volta che ho partecipato a Sanremo era il 72 ed ero molto dispiaciuta. Era l’anno delle eliminazioni in diretta, e fui eliminata. Lì cominciarono le prime voci sul mio addio alle scene. Poco tempo dopo era prima in classifica in Francia. Nella vita ho avuto sempre cazzotti e subito dopo rivincite: per questo Resilienza mi calza a pennello“.
Resilienza in che senso?
Sento di avere ancora delle cose da dire, non trovo giusto soffermarmi a un passato glorioso. La resilienza è qualcosa nella vita di tutti noi. Voglio essere ricordata come un personaggio di oggi, non per quella del Geghegè o del Ballo del mattone, mi hanno fatto guadagnare tanto, per carità, ma vi romperò ancora un po’ le scatole.
Ci ricordiamo tutti, infatti, di un suo addio alle scene annunciato qualche anno fa. #Einvece.
Avevo deciso di lasciare. A un certo punto, nella mia carriera, mi sono trovata a essere gestita da chi mi dava canzoni che non sentivo mie. Era dieci anni fa. Poi, per un concerto, mi ha chiamata Renato Zero e mi proposto di tornare per fare una comparsa ‘a schiaffo’ a un suo concerto, dopo 5 anni che non comparivo più da nessuna parte. Ho cantato e mi sono stupita della mia voce, mi sono detta ‘Io canto, quasi quasi adesso realizzo il disco della mia vita’.
C’è chi si regala la Ferrari, a me della Ferrari non me ne può fregare di meno. Mi regalo allora il disco della mia vita e ottengo recensioni che non ho mai avuto in 58 anni di carriera. Da quel momento ho ricominciato, perché privarmi di una cosa che mi da così tanta gioia?
Un’ultima dichiarazione prima di esibirsi in coppia con Amedeo Minghi in occasione della serata delle cover. Come ti sei sentita non appena hai saputo di essere una dei big di Sanremo?
Felice ma nel panico: ho pensato di non avere niente da mettermi addosso. A parte gli scherzi, è stata una bellissima sorpresa.
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