Succede tutto per una ragione – suggerisce il tormentone radiofonico – succede che uno si laurea in Fisica all’Università e poi si ritrova a vincere, zitta zitta, 1 doppio disco di platino, 2 dischi platino e 4 dischi d’oro. È Annalisa, la nuova Annalisa, anzi, quella che canta Il mondo prima di te (dal nuovo album Bye Bye) qui a Sanremo e che ora ce la siamo trovata davanti piena di tatuaggi e con un giubbotto di pelle chiodato. Non ho proprio resistito:
Annalisa, ma sono veri questi tatuaggi? O sono trasferelli?
“No, no, è tutto vero!”
Anche il look, sembri un’altra, ma che ti è successo?
“Nessun dramma o episodio triste da raccontarti, mi spiace! Mi sono semplicemente accorta di essere arrivata alla fine di un ciclo della mia vita, come succede a tutti. Mi sono riscoperta diversa rispetto a prima: riguardo le foto su Instagram di un tempo e vedo che ho cambiato non solo l’aspetto ma anche il modo di pensare. Crescendo, ho cambiato le parole che scelgo per raccontare le cose: mi esprimo in maniera più matura”.
Ti senti in pace con te stessa?
“Cerco di volermi bene, per il resto va bene tutto. Sono contenta, lo sono anche qui a Sanremo, in quell’attimo prima di salire sul palco: è sempre un momento magico, ti metti alla prova, ogni volta impari qualcosa”.
Però quest’anno dovresti essere più rilassata, il regolamento non prevede eliminazioni…
“Baglioni è un artista e si sente che è stato un cantautore a pensare il Festival. Avevo una grande aspettativa, si è realizzata e mi sto divertendo. Il regolamento senza eliminazioni è un favore per tutti, tanta roba!”
Sei laureata in Fisica. Questa ora me la spieghi.
“È una passione, così come la musica. Voglio fare musica da sempre, è un impulso vitale ma fin da quando ero piccola mi butto in tutte le cose che mi interessano. Tra cui la scienza, ho scelto questa laurea, l’Università mi ha insegnato tanto, lo rifarei ancora”.
Rifaresti anche Amici?
“Sì. Se ora mi riguardo direi alla me stessa di un tempo di buttarsi un po’ di più nelle cose, di fare qualche cavolata in più. Se si sbaglia, chissenefrega”.
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