La “fantastica cinquina” è al completo: Sandro Chia (Firenze, 1946), Francesco Clemente (Napoli, 1952), Enzo Cucchi (Morro d’Alba, Ancona, 1949), Nicola De Maria (Foglianise, Benevento, 1954), Mimmo Paladino (Paduli, Benevento, 1948). E naturalmente il critico Achille Bonito Oliva, che li guidò nel 1979. In quell'anno infatti scrisse un saggio su Flash Art, con cui teorizzò la fine delle istanze minimaliste e la nascita di una nuova arte tradizionale. Palazzo Reale omaggia i cinque artisti con una grande mostra, Transavanguardia, aperta al pubblico dal 24 novembre al 4 marzo. Le opere esposte ruotano attorno al tema centrale del ritorno alla manualità in pittura. E i temi affrontati dagli artisti sono la violenza, la natura, l'inconscio, la bi e tridimensionalità. 17 opere di Chia, 13 di Clemente, 16 di Cucchi, 17 di De Maria e 19 di Paladino. Il percorso, differenziato per fasce d'età, presenta a tutti i visitatori le migliori opere dei cinque artisti, accomunati dalla medesima passione, declinata però in cinque modalità differenti. Si tratta dell'affascinante “coesistenza delle differenze” come dice Bonito Oliva. Pennelli decisi, colori forti e tele resistenti diventano strumenti con cui “questi ragazzi” come dice Bonito Oliva “ridarono erotismo al processo creativo: cominciarono a dipingere corpi vivi, carnali, visi segnati, nature morte intense e materiche“. Più che un movimento artistico, la Transavanguardia è stata una rivoluzione intellettuale. La mostra è dunque un'occasione per conoscere l'arte contemporanea, già entrata nella storia.
Da segnalare il dibattito sulla Transavanguardia, fissato per lunedì 28 novembre alle ore 18 nella sala Convegni a Palazzo Reale. Relatori Achille Bonito Oliva e Massimo Cacciari.
Comments are closed.