Nei giorni della prima edizione online della settimana milanese del design, Isola District è divento digital. Il più giovane distretto del Fuorisalone ha infatti lanciato la sua nuova piattaforma digitale con un palinsesto di eventi che ha ospitato creativi da tutto il mondo. Milanodabere.it ha chiesto a Gabriele Cavallaro, project manager di Isola Design District, di farci un resoconto
Isola District è diventato digital. In concomitanza con il Fuorisalone Digital, dal 16 al 21 giugno Isola Design District ha lanciato la sua nuova piattaforma digitale. Per una settimana ha ospitato eventi live streaming con creativi e designer emergenti, studi indipendenti da tutto il mondo, che hanno così potuto presentare i loro progetti. L’Olanda è stato il paese ospite speciale, con il quale Isola ha creato un importante network di partner con la partecipazione, lo scorso anno, alla Dutch Design Week. Abbiamo chiesto a Gabriele Cavallaro, project manager di Isola Design District, di raccontarci con quali esiti si è conclusa questa prima edizione digital dell’evento.
Isola Design District 2020. Com’è andata la prima edizione in digitale dell’evento?
Decisamente bene! I feedback di designer, giornalisti e addetti ai lavori sono stati tutti positivi, estremamente positivi, spesso anche accompagnati da commenti entusiastici. Sia per la struttura della piattaforma, sia per la sua curatela.
Una delle cose che è piaciuta di più, sia agli utenti sia alla stampa, è stata l’interfaccia grafica. È stata pensata da Elif Resitoglu e disegnata da Sara Lo Frano, Senior Graphic Designer, che riprendeva il quartiere Isola e dava accesso ai vari contenuti. Ma il risultato è frutto di un grande lavoro di squadra che ha coinvolto tutto il team di Blank. Team che si divide tra l’Italia (Ilaria Paone, Arianna Pinna, Silvia Laera. E poi anche Almudena Agustin, Raffaella Sabella, Federica Brambilla) e l’Olanda (Wisse Troster). E grazie anche del supporto di Nicola e Giulio Nicoletti di 24Pr&Events, che hanno coordinato gli eventi in live streaming (insieme a Pietro Seratoni).
Abbiamo sorpreso tutti, ma sappiamo che ci sono ancora molte cose da migliorare. Infatti non ci siamo fermati un attimo e stiamo continuando a lavorare con gli sviluppatori per avere una UX impeccabile. Nei prossimi mesi abbiamo anche in programma nuovi eventi e servizi digitali oltre al primo appuntamento ibrido, alla Dutch Design Week, durante il quale sperimenteremo l’unione tra fisico e digitale!
In futuro si ripeterà l’evento online? Come verrà gestito rispetto al Fuorisalone che il prossimo anno tornerà fisicamente?
La nostra piattaforma digitale è stata creata per rimanere. Il suo lancio non era, infatti, un evento fine a se stesso. La nostra community cresce giorno dopo giorno. Vogliamo diventare un riferimento per chi cerca nuovi talenti e progetti sperimentali con un approccio sostenibile. Per il Fuorisalone del prossimo anno abbiamo già un’ottima base data dalle conferme di chi doveva partecipare quest’anno. Andremo così ad integrare altre mostre ed installazioni fisiche, oltre a tutte le attività digitali che andremo a definire da settembre in poi.
Qual è il valore del digitale e dei social che abbiamo scoperto durate l’emergenza covid?
Il digitale non ha limiti. È davvero un valore aggiunto. Abbiamo avuto centinaia di condivisioni di articoli, post e storie da tutto il mondo. Questo ci ha aiutato a rendere l’evento virale e a far diventare i nostri canali un punto di riferimento per migliaia di persone. Basti pensare che siamo passati da 21k a 25k follower su Instagram in pochi giorni, in maniera del tutto organica!
Quanti visitatori sono venuti a trovarvi, ci può dare qualche dato?
Dal 16 giugno ad oggi abbiamo un totale di circa 12.000 visitatori unici, quindi una media di 850 visitatori unici al giorno. Per noi è un dato molto interessante, in quanto dimostra come l’evento abbia semplicemente dato il via ad un progetto nuovo e duraturo, qualcosa che mancava nel panorama digitale dell’industria del design. Inoltre, per il lancio, la piattaforma contava 115 designer e oltre 250 progetti. Numeri che sono già in continuo aumento da lunedì 22, quando abbiamo riattivato la possibilità di candidarsi online per entrare a far parte dell’Isola Design Community.
Abbiamo anche diverse centinaia di iscrizioni di utenti al sito, che possono salvare i loro progetti preferiti o contattare i designer direttamente dalla piattaforma. Tra i profili più visitati ci sono quelli di Stacklab (Canada), Wisse Trooster (Olanda), Hye Hyun Song (Corea del Sud). E poi Giulia Pompilj (Italia), Paula Nerlich (Germania), Romy Kaiser (Svezia), Studio ThusThat (Belgio).
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