Ultimamente la Francia è sinonimo di “commedia brillante dal ritmo smagliante”, per lo meno al cinema. E così, dopo il successo di Giù al Nord, ritroviamo il volto d'Oltralpe Dany Boon in Un piano perfetto, un film che promette leggerezza e divertimento. Protagonista femminile e motore della sceneggiatura è la splendida Diane Kruger, meno avvezza al genere ma più conosciuta dal grande pubblico, nonché unica straniera presente in questo nuovo titolo tutto français.
AMORE E INTERESSI – C'è chi pur di far funzionare un matrimonio farebbe qualunque cosa, anche se quelle nozze ancora non sono state celebrate. È proprio il caso di Isabelle (Kruger), sulla cui famiglia pende una maledizione: il primo matrimonio contratto da ciascun membro del clan è destinato al fallimento. Il marito giusto per tutte le donne di famiglia sarà il numero due, è scritto nel destino. Peccato, perché lo storico fidanzato di mademoiselle è proprio un buon partito e la coppia sembra assolutamente rodata. Ci si mette anche l'orologio biologico, il desiderio di maternità: insomma, questo matrimonio s'ha da fare. Come salvare un'unione così promettente da una fine certa? Isabelle decide il tutto e per tutto: sposerà un uomo, il primo frescone che passa, per chiedere il divorzio immediato poco dopo. Peccato che sulla sua strada finisca Jean-Yves (Boon), autore di guide Routard un tantino fesso, molto esigente e incurante dei rischi. Dalla gelida Copenaghen, i due finiranno alle falde del Kilimangiaro e poi nella Piazza Rossa di Mosca, sperimentando perfino l'assenza di gravità. Come ogni viaggio, anche questo insegnerà qualcosa a Isabelle, e niente sarà più come prima.
RISATE CON RISERVA – Sulla carta, le premesse per un'ottima commedia non mancano, eppure Un piano perfetto manca dell'agilità comica di Quasi amici (benché ne condivida i produttori). Saranno i momenti forse troppo surreali della trama, sarà un personaggio femminile non molto ben tratteggiato, sarà che le risate sincere arrivano troppo distanti l'una dall'altra… Non tutte le ciambelle escono col buco, non tutte le commedie francesi sanno o possono replicare i fasti di Quasi amici o di Giù al Nord. Resta il fatto che il film si vede volentieri per una serata rilassante senza troppe pretese. E il colpo di scena finale, poi tanto male non fa.
In sala dal 19 settembre.