Prodotta dalla compagnia di Pierce Brosnan – Irish DreamTime – la biopic su Robert Capa sarà diretta da Paul McGuigan, regista quasi agli esordi (ha diretto il thriller Push con Dakota Fanning). Endre Erno Friedmann era un fotografo di Budapest di origine ebrea. Lasciò la Germania con l’avvento del nazismo e si trasferì in Francia, dove fondò l’agenzia Alliance Photo e adottò il nome Robert Capa, più orecchiabile e soprattutto simile a quello del celebre Robert Capra.
A Robert Capa dobbiamo le immagini forse più realistiche e crudeli di alcuni “set” (drammaticamente reali) della storia: ha documentato – tra le altre – la guerra civile spagnola, il secondo conflitto mondiale e la prima guerra d’Indocina, durante la quale morì a 41 anni saltando su una mina. Allo scoppio della seconda guerra mondiale Robert Capa era esiliato a New York e lavorava per Life. Il suo celebre motto “Se le tue foto non sono venute bene, forse non eri a sufficienza vicino” esprime l’etica e l’essenza della sua professione, oltre che della sua persona. Sono di Robert Capa gli unici 11 fotogrammi che documentano il D-Day e l’arrivo degli Alleati sulla spiaggia di Omaha. Celebre il ritratto del soldato colpito da un proiettile franchista a Cordoba. Così vicino, così dentro la realtà di cui fu testimone – ben più che oculare – da renderla palpabile e (s)fortunatamente indelebile, Capa è arrivato con la sua macchina fotografica laddove nessuna telecamera e inviato sono mai arrivati. Era là con chi moriva, e noi con lui, grazie alle sue istantanee, per sempre.