Alzi la mano chi, vedendola alle prese con i problemi e le ansie tipici dell'adolescenza nella serie teen Dawson's Creek, avrebbe scommesso su Michelle Williams. Minuta e carina ma troppo lontana dalle superdonne che tanto piacciono a Hollywood, sembrava destinata a una carriera da piccolo schermo. E invece, con costanza e discrezione, l'attrice originaria del Montana ha saputo collezionare un successo dietro l'altro. Come la convincente interpretazione in Marilyn di Simon Curtis.
LA TRAMA – Il film, ispirato al libro-diario La mia settimana con Marilyn di Colin Clark (Mondadori, Euro 10), racconta il breve e intenso incontro tra l'autore e la diva durante la lavorazione del film Il principe e la ballerina di Laurence Olivier. Una pellicola che avrebbe dovuto risollevare la carriera del regista e consacrare la diva bionda facendola apprezzare anche dalla critica. Ma le riprese furono tutt'altro che facili: Olivier (interpretato dallo straordinario Kenneth Branagh), un uomo dal carattere non certo conciliante, mal sopportava le insicurezze e i ritardi della star, già dipendente da alcool e farmaci. Clark (Eddie Redmayne), sul set come assistente di produzione, aveva poco più di vent'anni ma riuscì a conquistare la fiducia di Marilyn divenendo, anche se per qualche giorno, il suo confidente.
IL CAST – Non è solo la somiglianza fisica a stupire: Williams sorprende soprattutto perché sa restituire con grande naturalezza quelle pose ammiccanti e al tempo stesso vulnerabili, quello sguardo sexy e sempre velato di malinconia, tipici di una donna alla continua e disperata ricerca dell'approvazione e dell'amore altrui. Arricchiscono l'intepretazione ottimi comprimari come Kenneth Branagh, perfetto nel ruolo del capriccioso e un po' narciso Olivier, Julia Ormond, una Vivian Leigh ormai lontana dai riflettori e il brillante Eddie Redmayne, nei panni di Colin Clark, il giovane sconosciuto che per una settimana ha potuto sognare al fianco di un'indimenticabile icona. Al cinema da venerdì 1 giugno.