Era attesa come la notte dello style, del fashion system da copertina. La Vogue Fashion Night ha avuto luogo giovedì 10 settembre in molte capitali mondiali della moda. A Milano migliaia di persone hanno invaso le vie del Quadrilatero della Moda, non sempre pedonalizzate, e del centro storico.
CAOS NELLE VIE – Boutique colme di pubblico in cerca di eventi, non sempre degni delle aspettative, non hanno proposto grandi promozioni e occasioni per acquistare capi a prezzi accessibili. Drink, buffet, dj set, shopping bag e accessori limited edition molto spesso cheap, per quanto l'intento di donare i proventi per piantare gli alberi in città fosse nobile: questo il menu della serata.
SEMPLICE OPENING? – Insomma, più che una notte di grandi eventi si è trattato di un opening serale di prestigiose boutique, dove osservare le novità e incontrare gli stylist e i designer era pressochè impossibile per via della confusione, che impediva anche solo di passeggiare con tranquillità ammirando le vetrine, non sempre riallestite per l'occasione. “Una bella iniziativa, ma per rendere viva la città ci vorrebbe ben altro. Questa serata serve a far vedere che la gente è disponibile a partecipare.” – dichiara Giorgio Armani in un'intervista rilasciata al Corriere, soddisfato a metà dalla riuscita della Vogue Fashion Night.
FASHION SISTEM MADE IN ITALY – Se l'edizione milanese è risultata un po' zoppicante, seppure con ampie prospettive di miglioramento, le capitali mondiali della moda hanno visto il trionfo dell'alta moda italiana: Armani, Prada, Gucci, Fratelli Rossetti, Bottega Veneta e tanti altri noti brand hanno illluminato le vie dello shopping di Parigi, Tokyo, Madrid, New York, Taiwan, dove- come si legge in molti blog e cronace di fashion addicted- nonostante le folle cospicue non sono mancate occasioni d'acquisto vantaggiose. Un esempio? A Soho, a New York, camicie di Hugo Boss erano vendute per l'occasione a 30 Euro.
ALCUNE IDEE – La Vogue Fashion Night di Milano, un successo in termini di affluenza di pubblico, può essere rivista, rendendo il tutto meno caotico e strutturando iniziative più articolate e di contenuto, come avverrà con l'imminente Milan Fashion Week di settembre: mostre sui brand; incontri organizzati con i designer delle collezioni per illustrare in contesti più fruibili i materiali, le linee, la creativity; conferenze con gli stilisti che si confrontano sulle novità in materia di style. Allora sì che la Vogue Fashion Night, oltre ad un grande evento di natura prettamente commerciale, potrebbe esaltare la cultura della moda, fatta di persone, idee e lavoro che rendono illustre l'Italia nel mondo. Non solo grazie a forma ed estetica.