Durante questa settimana di moda donna abbiamo assistito ad un revival degli anni ’20, ’50 e ’70, alcuni stilisti si sono cimentati nella botanica ed altri hanno raccontato luoghi e paesaggi più suggestivi.
Yudashkin fa un salto di ben 2000 anni approdando nell’antica Roma, dalla quale riprende gli atteggiamenti lascivi di Messalina, la sensualità di Poppea e i languori di Clodia traducendoli in una collezione ricca di simboli e segni, mentre linee e volumi citano gli anni ’80.
Sulla passerella risplendono gli chiffon con stampe di figure geometriche (cerchi, quadrati e rombi), di rose e piante (alloro e quadrifogli), giacche piccole con ricami dorati e polsi rivoltati, gonne costriute con piume e con fascia di Swarosky e abiti con paillettes multicolor con corpetti di perle.
L’abbondanza di dettagli, di chiara suggestione cavalliana, in alcuni capi sembra appesantire persino i tessuti più leggeri. Un tocco di eleganza è visibile nella linea essenziale delle scarpe.
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