Inauguriamo i nostri speciali estivi 2005 con uno dei locali fuoriclasse del Lago di Garda: l’Hollywood di Bardolino. Meta preferita dei milanesi vacanzieri sulla sponda veronese del lago più grande d’Italia, il locale gestito dall’intraprendente Giampaolo Marconi è situato su una splendida terrazza lacustre a pochi passi da Verona. Noi di Milanodabere abbiamo trascorso qui una piacevole serata, nella splendida cornice progettata dall’architetto Gianni Gavioli, che si è ispirato a due grandi maestri dell’arte contemporanea: Antonio Gaudì e Friedensreich Hundertwasser.
La prima cosa che ci ha colpiti entrando all’Hollywood, a parte la cordialità e l’ospitalità di tutto lo staff, è la struttura: una bella villa degli anni cinquanta rimaneggiata con creatività e fantasia che attrae gli ospiti per l’ambiente polivalente con spruzzi trendy e stravaganti. Ad accoglierci sulla rilassante piscina è la musica soft del pianobar, che prepara l’atmosfera alla lunga notte che deve ancora arrivare. Perché qui all’Hollywood di Bardolino si va avanti fino all’alba, e chi è di casa sa bene che il sorgere del sole è un eccitante spettacolo naturale di questa sponda del Garda.
Spostandoci nei diversi ambienti del locale, dal privè alla Santa Monica Beach (dove ogni domenica viene offerto un prelibato aperitivo dalle ore 19.00 davanti ad un romantico tramonto), si finisce in pista dove, dopo la mezzanotte, un grande team di d.j. fa scatenare tutti con un’ottima selezione musicale e annuncia dai microfoni la presenza di Milanodabere: “Stasera abbiamo tra noi il primo portale milanese di entertainment. Fatevi pure fotografare…”
Prima o poi è d’obbligo recarsi al bar per gustare un cocktail, preparato con cura dai barman della casa. Tra un sorso e un altro, ci siamo accomodati con l’art director Giampaolo Marconi per fare quattro chiacchiere.
Come mai i milanesi scelgono l’Hollywood come meta estiva?
“La qualità della vita è essenziale. Conosco abbastanza Milano e so cosa vuol dire vivere in una metropoli che comunque ti stressa molto. A Bardolino si sta bene. Qui i milanesi riescono a trovare una dimensione più a misura d’uomo con tutti i confort e il divertimento”.
Milanodabere è un portale web. Che rapporto ha questa discoteca con la rete?
Nel 1996 siamo stati tra i primi locali in Italia ad aprire un sito web. Crediamo nelle nuove tecnologie e siamo convinti che la comunicazione sul web dia un contributo allo sviluppo dell’intrattenimento”.
Il nostro Paese vive un periodo di recessione. Quali sono le difficoltà per chi gestisce un locale? Colpa dell’euro?
“Io credo che alla fine la qualità ripaghi sempre. Forse in misura minore rispetto agli anni passati, ma è l’unica traiettoria per fare centro, assieme ad idee chiare nella gestione delle serate. Il problema euro non ha toccato il settore delle discoteche, almeno dalle nostre parti: i nostri prezzi sono rimasti inalterati. Noi abbiamo un ingresso di 20 euro contro le 35.000 del 1998. Mi pare che oggi una serata in discoteca costi meno di cinque anni fa”.
Perché i vip prediligono l’Hollywood di Bardolino come oasi?
“Si sentono a proprio agio , trovano familiarità. Da noi sono passati una scuderia di nomi della televisione, dello sport e del cinema. Mi vengono in mente Fabio Testi, Jerry Calà, Juri Chechi, Silvester Stallone, Alba Parietti, Pamela Prati, i Gipsy King, Mara Venier e tanti altri. Vengono qui da stelle e si trovano persone normali. Non li accogliamo con i tappeti rossi, nel senso che li trattiamo cme tutti gli altri. Cerchiamo di dare il massimo di noi”.
Perché ha investito nel locale?
“Sono 19 anni che sono qui e faccio questo lavoro con passione. Sono un archittetto e quindi con la complicità di Ravioli ci siamo sbizzarriti”.
Il 7 luglio, in occasione del suo compleanno, l’Hollywood ospiterà un grande evento benefico: il memorial Fabbri. Ci anticipa qualcosa?
“Per ricordare un grande della notte, Gianni Fabbri, con il quale festeggiavo il mio compleanno (eravamo nati a pochi giorni di distanza), abbiamo istituito questa serata a sfondo benefico. Il ricavato sarà devoluto alla Fondazione Exodus di Don Mazzi, a cui mi lega una profonda stima per il suo fattivo impegno nei confronti di chi ha davvero bisogno”.
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