Lui è intenso, profondo e rotondo. E poi è equilibrato e armonico nei suoi sentori di vaniglia, mandorle, noce moscata, caramello e cioccolato. Un rum aristocratico lo Zacapa, dalla personalità complessa, nato in Guatemala dal puro succo di prima pressatura della canna da zucchero, distillato con ogni cura e invecchiato a 2.300 metri sopra il livello del mare, nella “casa sopra le nuvole”. Ecco perché per assaporarlo siamo andati in alto, nel cielo di Milano (fortunatamente limpido), e abbiamo vissuto il primo dinner in the sky italiano. Insomma, un vero battesimo dell’assaggio nell’aere.
SEMPRE PIÙ IN ALTO – Siamo all’Arena Civica. Il tavolo da 22 posti è posizionato sopra una piattaforma e orlato da poltroncine in pelle nera (che tanto somigliano a quelle delle giostre mozzafiato), dove ci accomodiamo, dopo essere stati imbracati. Poi saliamo sempre più su, grazie al braccio di una gru. Niente paura. Sotto il mondo appare sempre più piccolo. E in breve ci ritroviamo sospesi nel vuoto, gambe a penzoloni (ma, volendo, i piedi si possono appoggiare a una pedana) e testa libera dai pensieri. La sensazione è quella di una più che sostenibile leggerezza dell’essere. Intanto, lo sguardo cade giù e torna su, verso l’azzurro che sfuma negli aranciati toni del tramonto. Fino ad acquietarsi sulle guglie del Duomo, sul Castello Sforzesco e sulla Torre Velasca.
SORSI DA VERTIGINE – La mente si rilassa e il palato si prepara al sapore. A spiegare tutto per bene? La master blender Lorena Vásquez. Si parte con il Ron Zacapa 15 (anni) Solera Reserva, dal colore oro-ambrato e dai sentori di mandorle, frutta matura, ananas e miele; vellutato in bocca e abbinato, per piacevole contrasto, allo zuccotto ai tre carpacci di mare (spada, salmone e tonno). Per poi passare al Ron Zacapa 23 Solera Gran Reserva, strutturato, denso e complesso, con note di frutta esotica e spezie; morbido, persistente e dolce, accompagnato alla finissima di filetto di vitello marinato agli agrumi e al miele, con tortino di farro, erbe aromatiche e fiori. Infine, si degusta il Ron Zacapa XO Solera Gran Reserva Especial, pieno ed espressivo, nobile e raffinato, con ricordi di cuoio, tabacco e caramello bruciato; perfetto con il semifreddo alla vaniglia e insalata di frutti di bosco. Tre nettari prestigiosi, a cui si va a unire il Ron Zacapa 23 Etiqueta Negra, dalle note di fichi secchi e legno, realizzato in esclusiva per il mercato italiano.
L’ARTE DEL RUM – Perfetta espressione del territorio guatemalteco, il rum Zacapa nasce fra vulcani, fertili pianure e cime elevatissime. Ma nasce anche dalla cultura e dalla passione delle persone che lo fanno. E l’iter di produzione è preciso e rigoroso. Anzitutto, l’ingrediente principe è il puro succo di prima spremitura della canna da zucchero (e non la melassa), chiamato “miele vergine”, capace di conferire rotondità e morbidezza. Poi, dopo la distillazione, il rum parte per un viaggio verso gli altipiani, in un centro di invecchiamento a 2.300 metri di quota, dove l’aria fresca di montagna riduce l’evaporazione dei liquidi. E qui, riposa per lungo tempo, secondo il sistema Solera, antico processo dinamico e artigianale, che prevede la maturazione in botti di rovere (che precedentemente hanno ospitato bourbon, sherry, vini Pedro Ximenez e cognac francesi) nonché la miscelazione (mezcla) di rum di età diverse. Risultato? Un distillato unico. Come unica è la fascetta che lo contraddistingue (intorno a tutte le bottiglie, tranne a quelle XO), fatta a mano dalle donne della comunità Chorti, intrecciando le foglie di palma essiccate: il petate, simbolo dell’unione del cielo e della terra, del sole e della luna, della materia e dello spirito.
DOVE TROVARLO – Nei migliori locali, nei ristoranti selezionati e nelle enoteche. I prezzi vanno dai 40 euro per lo Zacapa 15 anni, ai 55 euro per il 23 anni, fino a 95 euro per l’XO.