14th

Aprile

Rucco Tony Rucco e i Turbolenti

Un fotomodello con le orecchie a sventola, un impreparato e impacciato attoretto, per giunta con l’alito cattivo, un romanaccio che, invece di recitare una poesia romantica, legge per sbaglio la lista della spesa, e un attore professionista che si scervella nel tentativo di realizzare, con questi tre squinternati, un quartetto degno di salire su di un palcoscenico.
Schierati uno accanto all’altro, cercano di preparare uno spettacolo teatrale che meriti questo nome, ma, nel frattempo, la base musicale salta, uno non recita altro che i nomi di tutto il suo parentado, un altro utilizza il microfono solo per verificare il funzionamento dell’audio e uno cade e si fa male.I Turbolenti
Sono I Turbolenti,  quattro giovani comici che fanno parte del laboratorio del “Colorado Cafè”, dedicato ai nuovi comici di talento tenuto da Diego Abatantuono. Si chiamano Enzo Polidoro “heinz o Enzino”, Stefano Vogogna “Steve o Vist”, Gianluca Impastato “Pasta o Impa”, Gianluca Fubelli “Scintilla”.
Spettacolo divertentissimo che spazia dalla parodia dei luoghi più comuni, a creative sit-com, capaci di esaltare le caratteristiche di ognuno, pur nel giocoso tentativo di prevaricazione ed eliminazione dell’avversario. Il quartetto si è classificato, nel maggio 2000, al quarto posto nella finalissima del Festival Del Cabaret Emergente di Modena; al Primo Posto del Festival Nazionale Del Cabaret 2000 di Torino nel settembre 2000 e,  nel gennaio 2001, ha preso parte alla manifestazione Bravograzie Di S.Vincent, considerata la finalissima di tutti i concorsi di cabaret in Italia. Attualmente i quattro sono ospiti fissi di Colorado Cafè, a Milano con Diego Abatantuono.

I Turbolenti sono stati preceduti da Rucco Tony Rucco, un povero sfortunato che attraversa, da sempre, “un periodo difficile”: con le donne non va, il suo aspetto fisico lo fa assomigliare più ad una melanzana che ad un uomo e, per giunta, senza  un soldo. L’attore ripropone il cruccio dell’uomo brutto, alla continua ricerca di comprendere cosa hanno più di lui Antonio Banderas o Jeorge Cloney e, come se non basasse, con un terribile  complesso legato…ad una “questione di misure”….

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