Quando il vortice del flamenco ti ha preso con sé, è difficile che t’abbandoni. Semplicemente stupenda, Mercedes Ruìz, in “Echi Gitani”, spettacolo a favore di Children in crisis, tenutosi domenica 26 giugno, al Teatro Delle Erbe.
Lei, venticinquenne allieva della mitica Yerbabuena, aveva in pugno tutti, musicisti compresi.
Magnifica con la bata de cola (il vestito con la coda a balze, per intenderci), in una alegrìa molto decisa, mascolina per certi versi, soprattutto nei virtuosismi dello zapateado.
Meravigliosa nella linearità del costume nero, indossato per la syguiria ancora più irruente e sensuale, passando da espressioni dure a quelle più femminili e ammiccanti, con un soniquete di tacchi molto soave ed un braceo che incanta.
Mercedes ti lascia a bocca aperta, a metà tra il sogno e la realtà, poiché anche tu vorresti essere rapita da quel duende.
Il flamenco non è solo un ballo, è uno stile di vita che porta i suoi artefici a condividere tutto in questa arte.
Accada così che la bailaora canti, che un cantaòr balli, e anche bene, e che quel guapo del percussionista di Kaòn accenni dei passi di baile, delicati, ma con stile.
Davvero forte l’ensèmble di Echi Gitani, che si tratti di alegrìa o tango o syguiria: straordinari musicisti, ironici e divertenti nella loro fiesta che ha coinvolto tutto il pubblico, entusiasta e applaudente a compàss.
Children in Crisis:
L’Associazione dedica al “Progetto Qumaleb” per le donne tibetane la sua nuova campagna 2005 che comprende vari momenti di promozione tra cui anche lo spettacolo “Echi gitani”.
L’obiettivo è raccogliere i fondi necessari a formare cinquanta giovani levatrici tibetane cui verranno insegnate igiene, cure sanitarie di base e ostetricia. Il progetto per due anni contribuirà a migliorare le condizioni igieniche e sanitarie di questa regione con la creazione di una coscienza e conoscenza comunitaria sulle pratiche igieniche e sanitarie.
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