Dallo scorso maggio emerge il problema del traffico a Milano collegato alla pista ciclabile di Corso Buenos Aires, dove il limite massimo ora è di 30 chilometri orari. Le polemiche
Sarebbe dovuta essere una svolta green, quella della ciclabile che attraversando Buenos Aires raggiungerebbe Sesto. Un progetto legato alla rinascita e alla ripartenza della città, ripartenza nel segno della mobilità dolce e dell’incentivo a usare più spesso biciclette e monopattini. Non tutto, però, è riuscito secondo i piani. Già all’esordio della fase 2 bis infatti – era maggio – cominciavano le numerose polemiche di autisti e di ciclisti ed erano altrettanto evidenti i problemi della pista ciclabile di Corso Buenos Aires. A distanza di pochi mesi, le cose sembrano non essere cambiate.
La ciclabile di Milano pensata per ridurre il via vai di persone su metro, autobus e tram, dove è più complicato gestire le normative di sicurezza, causa parecchi ingorghi e problemi dalla sua apertura.
Viale Majno, piazza Oberdan e Buenos Aires hanno avuto non pochi problemi di viabilità. C’è chi sostiene che le strade siano andate in tilt. Proprio in questo punto della città si formano spesso incolonnamenti, e si vede spesso la polizia locale sul posto intervenire per gestire le code.
“Da piazza San Babila a Lima traffico totalmente paralizzato. Ridurre a una sola corsia per senso di marcia la più grande via dello shopping d’Europa è una mostruosità. Anche un bambino lo sa, auguriamoci che non ci sia mai un’emergenza e il conseguente passaggio dei mezzi di soccorso“. Così Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia qualche tempo fa.
Dall’Ansa, invece, si riportano le dichiarazioni di Geronimo La Russa, presidente dell’Aci Milano. “Se la ripartenza di Milano dovesse dipendere da biciclette e monopattini, crediamo che ci sarebbe davvero molto da preoccuparsi. Noi, pensiamo sia più utile e pressante ragionare sul tema delle auto, partendo dalle modalità che si vorranno intraprendere in vista anche di una drastica e necessaria limitazione dell’uso dei mezzi pubblici“. Staremo a vedere. Nel frattempo le cose sembrano non volere cambiare e i disagi degli automobilisti aumentano dal momento in cui, a causa della ciclabile, il limite orario in Buenos Aires è di trenta chilometri orari.
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