All’interno dell’androne di un palazzo aristocratico, collocato vicino alla Borsa di Milano, un nobile inglese degli anni ’70, circondato da candele profumate, sculture, cuscini e vasellame metallico, rivive attraverso i ricordi vividi, i profumi inebrianti, i suoni lontani e i colori accesi, i suoi viaggi intorno al mondo alla ricerca di se stesso.
Il suo guardaroba è ricco di souvenir esotici raccolti in diversi paesi che ben si abbinano al rigore anglosassone. Le giacche collegiali si arricchiscono di camicie ricamate da disegni marocchini e si adattano ai pantaloni militar in cotone legati in vita da cravatte ed all’infradito. I denim usurati dal tempo sono indossati sotto t-shirt stampate con motivi etnici.
I tessuti marocco-tunisini acquistati nei bazar sono accostati alle giacche classiche. I colori sono quelli dell’Africa centrale, del Marocco e delle Indie, carichi di sensazioni e profumi.
L’uomo Gazzarrini porta sempre con sé tracolle in cuoio, sciarpe etniche, collane marocchine, anelli regali, borsellini e tattoo tribali.
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