In uno studio condotto da Moneyfarm e Politecnico di Milano, ecco le nuove prospettive sul costo degli investimenti
Quanto costano gli investimenti? A questa domanda, che almeno una volta si è fatto ciascun investitore, il Politecnico di Milano e Moneyfarm hanno cercato di dare una risposta. Lo hanno fatto con uno studio realizzato su un campione di 20 intermediari, per vedere se i documenti attualmente presenti in Italia siano conformi alla normativa MIFID II. Secondo quanto riportato da questa legge, gli intermediari finanziari, prima di sottoscrivere un contratto con un cliente, devono condividere con loro tutte le informative relative ai costi e agli oneri di ciascun investimento.
I risultati della ricerca pubblicata da PoliMI e Moneyfarm hanno evidenziato degli aspetti significativi. E, per certi versi, anche abbastanza preoccupanti. Sebbene la normativa MIFID II sia entrata in vigore da più di un anno, pare che la maggior parte degli intermediari non abbia ancora fatto propria la tutela dell’investitore, né tanto meno il concetto della trasparenza.
Giancarlo Giudici, professore associato del Politecnico di Milano, commentando questo primo aspetto si è augurato che lo studio, anziché come “una critica”, venga preso come uno spunto per rendere più efficiente la trasparenza delle informazioni.
Perché lo studio è importante per gli investitori italiani?
Molti investitori italiani, compresi quelli più scafati, sono infatti all’oscuro dei costi e degli oneri associati ai propri investimenti. Investimenti che in Italia, complice anche l’IVA e la presenza di altre tasse, sono molto più ingenti rispetto che in altre nazioni europee. E la maggior parte di essi, anche se non dovrebbero, non sanno cos’è la MIFID II. Anzi, spesso quando se ne parla, fanno un’espressione tra il divertito e l’imbarazzato.
La MIFID 2 è una nuova normativa valida su scala europea, che disciplina tutti i servizi di investimento. Questa legge, pur essendo stata approvata il 15 maggio 2014, di fatto è entrata in vigore soltanto il 3 gennaio 2018. Il suo compito consiste principalmente nella protezione dell’investitore. Ciò significa che, proprio in virtù della MIFID II, prima di firmare qualsiasi contratto di investimento il soggetto ha diritto a conoscere non solo i costi e gli oneri nascosti, ma anche tutte le altre informazioni relative ai suoi investimenti. Per gli intermediari finanziari invece, così come per le aziende che operano nel settore degli investimenti, la legge porta con sé nuove imposizioni tese a tutelare il cliente.
La MIFID 2, per come è stata concepita, oltre a proteggere il soggetto, mira anche a rendere il mercato finanziario più efficiente e trasparente.