Regione Lombardia lo comunica su Facebook. Il Presidente Attilio Fontana annuncia che Bergamo e Brescia sono ufficialmente Capitali italiane della Cultura per il 2023
Una rivincita importante per la Lombardia e per due città ultimamente così colpite dalla grave pandemia. Bergamo e Brescia sono Capitali italiane della Cultura per il 2023. “Bergamo e Brescia insieme – si legge sui social network ufficiali di Regione Lombardia. E ancora – Unite da ciò che sempre le ha caratterizzate e rese famose nel mondo. L’arte, la storia e la tradizione. È sufficiente pensare alla Città Alta o al Museo di Santa Giulia per comprendere come Bergamo e Brescia meritino questo riconoscimento. Tutta la Lombardia sosterrà Bergamo e Brescia per questo importante evento“.
Stando ai fatti. La commissione Bilancio della Camera ha approvato l’emendamento al Decreto Rilancio, il primo passo per l’ufficializzazione del progetto che vedrebbe dunque Bergamo e Brescia capitali della Cultura 2023 senza la necessità, dunque, di un bando. Non resta che aspettare l’approvazione del decreto e quindi la decisione del Senato.
Il messaggio del vice sindaco di Brescia
Laura Castelletti, vice sindaco di Brescia, posta: “Brescia merita, con Bergamo, questo riconoscimento perché negli ultimi anni ha scelto di mettere la cultura al centro dello sviluppo sociale/economico/turistico con eccellenti e riconosciuti risultati.
Il confronto continuo con Bergamo sarà stimolante, l’impegno a dar vita a un nuovo progetto culturale territoriale diventerà l’opportunità per sperimentare risposte convincenti a vecchie e nuove sfide.
Il Governo non ci riconosce un “indennizzo” per la grande sofferenza di questi mesi come qualcuno ha detto, ci invita a dimostrare che con la cultura, la creatività e l’innovazione si può uscire da una tragedia come quella di una pandemia.
Saremo, noi e i bergamaschi in grado di dare vita a un modello/prototipo culturale post-Covid?
Io ci credo.
Ci credo non solo perché sono una inguaribile ottimista, ma perché il mondo culturale, che non ho mai smesso di frequentare in questi difficili mesi, é sul pezzo e ha voglia di pensare il futuro. Idem sindaci e amministratori della Provincia che chiamano e scrivono per essere coinvolti (lo facciamo sicuramente!)”