Da domani, martedì 26 maggio, scatta il divieto all’asporto di bevande alcoliche a partire dalle 19 di sera. Lo ha deciso il Sindaco di Milano, indispettito dai troppi assembramenti registrati nel week end appena concluso
Da una parte, una scelta più rigida come quella di imporre il divieto al consumo di asporto di bevande alcoliche. Dall’altra una più flessibile che prevede agli stessi gestori di prolungare l’orario di chiusura del proprio locale. Ma quella che farà più discutere è senza dubbio la prima.
Queste comunque le due nuove disposizioni decise dal sindaco Beppe Sala, dopo avere incontrato nel pomeriggio di oggi (lunedì) il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e Renato Saccone, prefetto di Milano.
Il drink potrà essere consumato al tavolo del locale e nelle sue vicinanze, ma se si viene fermati al di fuori del perimetro del locale, si verrà sanzionati di 400 euro
C’è dunque una stretta del primo cittadino per contrastare eccessivi assembramenti, dopo che ne sono stati individuati parecchi in città durante quest’ultimo fine settimana. Praticamente con questa nuova disposizione, che sarà resa operativa a partire da domani attraverso un’ordinanza comunale, chiunque rischierà di essere sanzionato dalle forze ordine (polizia di stato, guardia di finanza, carabinieri e vigili urbani), nel caso in cui si sarà trovati a consumare una bibita a base alcol in uno spazio non adiacente al locale dove è stata acquistata, ovvero al di fuori della zona prospiciente al locale stesso. Al tavolino del bar sì, al di fuori del perimetro riconosciuto alla location invece no.
La sanzione di 400 euro sarà emessa a quel punto anche nei confronti dell’esercente. Decisione questa che sicuramente alzerà ulteriormente il livello di scontro tra proprietari dei locali e istituzioni. Tra i gestori e titolari di bar cresce sempre più l’insofferenza verso una serie di misure che starebbero mettendo sempre più in difficoltà la loro attività. Un’insoddisfazione accentuata anche dall’accusa rivolta loro di volere fomentare la cosiddetta movida notturna. Movida considerata colpevole un eccesso di assembramenti non consentiti in questa Fase 2. Eppure, risulta assai evidente che, ritenere colpevoli gli esercenti dei comportamenti scriteriati di singoli cittadini, appare una decisione insensata e ingiusta.
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L’ordinanza varrà anche per i piccoli negozi di prossimità, ma non per i supermercati della grande distribuzione
L’ordinanza sul divieto di asporto di bibite alcoliche varrà quindi per tutti i locali che somministrano bevande alcoliche, ma anche per i piccoli negozi di prossimità. Mentre, come ha sottolineato lo stesso Sala, non riguarderà le insegne della grande distribuzione organizzata.
‘’Non mi va di avere un atteggiamento da scerifffo e non credo che sia sano – ha dichiarato il sindaco milanese –. È però chiaro che tutti noi abbiamo una pressione enorme di una larga parte della popolazione che si lamenta e che denuncia questo tipo di comportamenti. Dobbiamo quindi cercare di bilanciare le cose’’.