Due iniziative digitali per accompagnare i bambini della scuola primaria alla scoperta dei capolavori dell’arte del ‘900. Da oggi scaricabili liberamente dal sito del Museo Kit Edu900, percorso digitale nella storia dell’arte, e Museo chiama scuola, una call per creare un percorso junior nelle sale della collezione permanente
Il Museo del Novecento ha ideato due diverse iniziative dedicate ai bambini della scuola primaria. Per coinvolgerli non solo nella conoscenza, ma anche nel racconto della storia dell’arte del Novecento. La prima è Museo Kit Edu900. Un kit digitale che permette di scoprire il Museo del Novecento grazie a un video di 15 minuti, scaricabile liberamente dal sito museodelnovecento.org. Accompagna i bambini alla scoperta di dieci capolavori della collezione permanente. Animazioni grafiche, narrazione a misura di bambino, un gioco laboratorio di gruppo o individuale da svolgere in aula o a casa. E poi ancora materiali di approfondimento sul Museo e sulle opere.
La seconda iniziativa, pensata da Edu900 in occasione del decimo compleanno del Museo del Novecento (il 6 dicembre), è Museo chiama scuola. A disposizione di insegnanti e bambini 30 schede dedicate ad altrettante opere esposte nella collezione permanente, scaricabili dal sito. Ogni scheda contiene la foto di un’opera, una descrizione a misura di bambino e uno spazio in cui i bambini potranno scrivere un commento. Per ciascuna delle 30 opere sarà selezionato un commento riportato su didascalie “formato junior“, che si andranno ad affiancare quelle “ufficiali”.
Dichiarazioni
“L’attuale emergenza sanitaria ha avuto un impatto importante nelle scuole e nelle istituzioni culturali, spingendo a ripensare alle modalità di comunicazione con il pubblico e aprendo nuove sfide e scenari – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. L’utilizzo di risorse educative e didattiche digitali è uno strumento utile in questo momento storico e riveste un’importanza primaria per la scuola e i musei, che sono attori chiave per la crescita di una comunità sana grazie alla loro capacità di diffondere la cultura della bellezza e di creare il senso di appartenenza anche nei cittadini più piccoli”.