Anche se il Piermarini è chiuso a causa dell’emergenza Coronavirus, i palchi del Teatro Alla Scala sono visitabili online. Il progetto mette in rete i materiali della ricerca sui proprietari dei palchi come per la mostra ‘Nei palchi della Scala ‘, ospitata dal museo del teatro. Una mappa digitale guida l’utente alla scoperta della storia e delle personalità che sono passate da lì. Più di 140 anni di storia e curiosità, dai nobili alle amanti, dagli ospiti illustri al gioco d’azzardo
Si può cliccare su ogni palco, si può sapere chi lo ha posseduto e ripercorrere quindi la storia di Milano e dell’Italia in quegli anni. In totale 1325 palchettisti. E poi ancora tutta una serie di approfondimenti sulla storia del teatro, sul palco reale, sul gioco d’azzardo. I decori, le signore e gli ospiti illustri come Francesco Hayez, Alessandro Manzoni e Silvio Pellico. I palchi del Teatro Alla Scala sono dunque visitabili online grazie al progetto sulla storia dei palchi – Nei palchi della Scala 1778 – 1920 – consultabile cliccando qui.
Un percorso affascinante che già si poteva compiere all’interno del museo del teatro – qui tutte le informazioni – e che ora, ai tempi del Covid, diventa digitale e interattivo.
Il progetto
Il Teatro alla Scala si è unito al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e alla Biblioteca Nazionale Braidense. Insieme hanno realizzato uno studio sui palchi e i palchettisti del Teatro alla Scala dal 1778, anno dell’apertura, sino al 1920, quando si costituisce l’Ente Autonomo e il Comune inizia l’esproprio dei palchi privati.
I palchi del Teatro Alla Scala online permettono un viaggio attraverso 143 anni di vita scaligera. Il tutto nei suoi 155 palchi e nelle vicende dei 1.223 proprietari. Da una vista panoramica del teatro si mette a fuoco ogni palco, anno per anno, con la propria storia.
Si può scorrere una striscia diacronica evidenziando gli anni di possesso di uno o più palchi. Oppure in una lista di persone, famiglie, enti, filtrando i dati in vario modo in base ad attributi essenziali. Nobile, imprenditore, professionista. Funzionario, militare, ecclesiastico. Musicista, letterato, politico, patriota e benefattore.
Alcune curiosità
La Milano solidale possiede i suoi palchi del Teatro alla Scala. Quelli degli istituti benefici come l’Opera Pia Romanati, il Pio Albergo Trivulzio, l’Orfantotrofio femminile e così via. Tra gli approfondimenti, interessante la sezione dedicata al gioco d’azzardo. Alla fine del Settecento e all’inizio dell’Ottocento, infatti, il gioco d’azzardo alla Scala si pratica regolarmente nel ridotto dei palchi, come fuga dall’opera ma anche come sostentamento della stagione.
Tante, ancora, e le più diverse, le figure femminili. Sui palchi della Scala donne aristocratiche, ballerine, caffettiere, cantanti, mogli. Ma anche amanti, presenze bellissime e intriganti. D’altronde, se il palco è un salotto, come nelle case e nei palazzi milanesi la padrona porta avanti il ruolo fondamentale di salonnière: riceve, invita, chiacchiera, incontra i suoi ospiti, privilegiando artisti, musicisti e intellettuali. Interessantissimo.
Per visitare la mostra digitale: storiadeipalchi.teatroallascala.org
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