Dalla calligrafia alla stampa, ecco quattro indirizzi storici a Milano dove sperimentare le antiche arti dell’analogico
La nostalgia per la nostra infanzia è un sentimento molto comune. Chi non prova un pizzico di piacere a toccare un oggetto o un gioco del proprio passato? Esistono diversi studi di marketing che provano quanto siamo tutti sensibili quando nella nostra visuale compare qualcosa a cui siamo stati legati, anche se solo ludicamente. Ecco allora spiegato, in due parole, come mai nell’era del Web 4.0. e della realtà aumentata, oggi, in una città come Milano, pullulano tipografie, laboratori di calligrafia, studi di incisione e camere oscure.
Alla fine, la verità, è che le cose, quelle belle, ci piace toccarle e fabbricarle con le nostre mani. E il paradosso, inoltre, è che sono stati proprio i social network, come Pinterest e Instagram, a riportare in voga un certo tipo di estetica, come la ricerca accurata del lettering. Abbiamo chiesto allora a quattro centri che “lavorano con le mani”, appunto, le attività che organizzano e il perché di questo grande ritorno.
Il laboratorio creativo del CFP Bauer
Al CFP Bauer, in via Soderini 24, si trova una grande fucina del mondo analogico e dove si formano nuovi creativi anche nell’ambito del lettering e della tipografia. “Il nostro laboratorio di tipografia porta avanti da anni una grande passione: la tradizione della Scuola del Libro, ovvero dall’arte della tipo-composizione, della tipo-impressione e della legatoria“, dice Alice Mandelli del coordinamento comunicazione visiva del CFP Bauer (info: www.cfpbauer.it) che prosegue: “Quello che facciamo qui è insegnare questa arte artigiana trasmettendo le tecniche ma soprattutto la passione. I nostri studenti hanno la possibilità di usufruire di un laboratorio tipografico completo, approfondendo temi come lo studio della scrittura, il disegno del carattere tipografico, la composizione a mano, la stampa con il torchio, fino alle sperimentazioni di tecniche di stampa non convenzionali e tecniche di rilegatura. Per chi è interessato ai nostri corsi, il 12 luglio faremo un open day e sono previste attività di valorizzazione del laboratorio di tipografia“.
La bottega storica di via Tagliamento dove si stampa a mano
Un luogo fisicamente più piccolo, ma grande nella sua storia e tradizione, è la bottega storica Tipografia Cartoleria Fratelli Bonvini 1909 in via Tagliamento (info: www.bonvini1909.com). “Siamo esseri digitali, nel senso che abbiamo bisogno di creare con le mani: ovvero di dare vita a cose belle. Bonvini è un laboratorio dove studiare e sperimentare”, ci racconta Miriam Mosetti della Tipografia che prosegue: “Costante e Luigia Bonvini aprirono qui nel 1909 una cartoleria a disposizione di tutte le industrie nascenti nella zona. L’attività, da subito affiancata dalla tipografia, per più di cento anni ha offerto servizi di stampa, oggetti per la scrivania, strumenti di scrittura e carta per gli usi scolastici e degli uffici. È una delle botteghe storiche più antiche della città. Dal 2012 un gruppo di appassionati di arte, design, grafica e tipografia l’ha acquistata e restaurata. Bonvini oggi è, infatti, tante cose: un luogo storico da scoprire tra arredi originali, macchine tipografiche e strumenti per la stampa; è un negozio esclusivo dove trovare matite, stilografiche, libri e altri oggetti artigianali di alta qualità; è un centro culturale che ospita mostre ed eventi e un posto dove imparare a stampare in letterpress e con altre tecniche. Ora stiamo studiando le attività da inserire per il prossimo anno”.
Filosofia, incisione e xilografia al 74b
In via Bisceglie 74b si nasconde un altro grande tesoro per gli appassionati di tipografia, calligrafia e incisione: è la Stamperia d’Arte 74b (info: www.74b.it) che ritiene che: “Il rinnovato interesse per le pratiche di stampa “tradizionali” che si sta vivendo è dovuto all’eccessiva digitalizzazione della società moderna. L’uomo, per sua natura, ha sempre appreso usando tutti i cinque sensi, vista, olfatto, tatto, gusto, udito. Mentre, negli ultimi anni, le informazioni sono passate privilegiando solo alcuni di essi come la vista e l’udito. A lungo termine, questo modo di comunicare non può essere sufficiente e appagante perché, per natura, l’uomo ha bisogno di fare. Tecniche come la xilografia o l’acquatinta, che hanno accompagnato la crescita dell’umanità e della nostra Storia dell’arte, sono attività che non potranno mai essere riprodotte dal digitale, appunto per il fattore X, ovvero il fattore “uomo”, con tutti i suoi difetti e pregi, come ci insegna il sociologo americano Richard Sennett nel saggio L’uomo artigiano”.
I maestri artigiani della storica Stamperia Pesatori di Porta Romana
Chiudiamo segnalando la Stamperia Pesatori in Corso di Porta Romana 126 (info: www.tipografiapesatori.it), nata nel 1949, che a riguardo ci dice: “L’arte tipografica non è affatto “un’arte da museo”, ma è un’attività che coniuga la manualità con la meccanica. Non è contro il digitale, è semplicemente un mondo diverso. Per certi versi è un’arte più di qualità e di ricercatezza ancora, ma senz’altro non è rapida come la stampa digitale. Noi organizziamo workshop e seminari su richiesta“.