Mine Gavi Docg 2019 è l’unico bianco prodotto da tutte le 11 terre dei comuni della denominazione. La favola di una piccola produttrice, Giusi Scaccuto Cabella, che cura in prima persona la produzione delle 20mila bottiglie. Il perfetto regalo di Natale
Noi di milanodabere.it abbiamo brindato recentemente con Mine Wine nel calice in occasione del concerto realizzato durante la Milano Music Week. Missione quasi impossibile, di questi tempi, ma portata a termine grazie alla nostra ambizione (e al potere dello streaming). Valore da seguire, l’ambizione, per chi vuole a tutti i costi raggiungere un obiettivo. Come nel caso della storia di questo vino, storia a lieto fine e obiettivo raggiunto con ottimi risultati. Storia, anche, di una donna, Giusi Scaccuto Cabella, che ha fatto buon uso della sua esperienza e di una idea nata qualche anno fa dopo una vendemmia con gli amici. Mine Wine è un regalo perfetto per il Natale che si sta avvicinando (e perfetto per un concerto, nel nostro caso).
Con una produzione di 20mila bottiglie all’anno di Gavi Docg, Mine Wine è la piccola azienda fondata proprio da Giusi, circondata dalla sua famiglia a darle supporto
Mine Gavi Docg è il solo a essere prodotto da uva Cortese proveniente da tutti gli 11 comuni della denominazione (siamo in provincia di Alessandria). A selezionare le uve è sempre Giusi, naturalmente. Il risultato? Un omaggio al grande bianco piemontese. Il Gavi Docg, appunto, la cui area di produzione comprende 1500 ettari vitati così diversi tra loro. Vigneti, boschi, montagne, pianure e castelli e fasce. Terre rosse, poi marne arenarie, poi, ancora, argillose, bianche. Diverse esposizioni, diverse altitudini e microclimi, ma la diversità, lo sappiamo, è soltanto sinonimo di preziosa ricchezza. Una diversità, in questo caso, che corrisponde alle caratteristiche uniche del territorio, tutte esaltate nel gusto e nel profumo di Mine.
Ricco, intenso e allo stesso tempo agrumato, il suo sapore è subito e facilmente percepibile. Unico, non banale, l’impressione è quella di non averlo mai provato prima e di volerlo condividere con gli amici. O con la famiglia, nella propria terra, come le due carte vincenti di Mine.
Per maggiori informazioni: minewine.it
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