Oggi raccontiamo il vitalismo che domina la Chinatown milanese, in via Paolo Sarpi, in occasione del Capodanno Cinese ormai alle porte. Noi di Milanodabere.it siamo andati sul posto con un unico grande obiettivo: osservare. Non sei curioso di sapere che atmosfera si respira? Non restare sulla soglia, seguici in questo reportage per un momento di evasione
Una volta scesi dalla metro, si cammina per pochi minuti, il Cimitero Monumentale riflette la luce, Piazza Gae Aulenti si intravede. Passato e presente convivono insieme. Traffico, semafori, attraversamenti pedonali ed eccoci arrivati in via Paolo Sarpi, la Chinatown milanese. È una via lunga circa 1 km, in ogni angolo c’è una lanterna di colore rosso, simbolo e icona della cultura cinese. Il Capodanno Cinese è addirittura noto come la Festa delle Lanterne per la loro presenza così centrale. A noi forse poco importa sapere che la lanterna è funzionale a veicolare un buon augurio per l’anno nuovo ed è nata per spaventare il mostro mitologico Nian. Quello che ci colpisce è la vivacità che trasmette, piacevole alla vista, di una Milano meno cupa e grigia.
Una passeggiata divertente e stravagante quella in via Paolo Sarpi. L’elemento che ha catturato la mia attenzione è stato l’attivismo, il vitalismo, la proattività che si percepisce. Chi cammina di fretta subito entrato nel mood milanese, chi pulisce le vetrine, chi arriva con grandi furgoni per scaricare la merce. Nessuno sta fermo, solo io forse avevo il tempo di osservare in tranquillità. Molti coloro che addobbano per il Capodanno Cinese. Si festeggia l’anno del topo e questo si percepisce. Sulle vetrine adesivi, cartoline, decorazioni che hanno come protagonista il primo segno dello zodiaco cinese.
In via Paolo Sarpi si è creata una vera comunità cinese, chi si saluta per strada, chi entra ed esce da una negozio all’altro, chi mangia al volo dei ravioli tipici. Comunità perfettamente integrata ormai da tempo, con loro ci sono anche molti italiani, si lavora insieme. La mia presenza è stata notata, ma d’altronde giusto così. Chi ha il tempo di trascorrere una mattinata nella Chinatown milanese, senza fretta, con l’unica finalità di osservare? Quasi una turista per caso, o forse più un’aspirante giornalista.
Ho chiesto ad alcuni titolari di negozi e ristoranti, come vivono il Capodanno Cinese in Italia e specificatamente a Milano. La maggior parte di loro mi ha risposto dicendo che non si trascorre il tempo con la famiglia al completo poiché, come deducibile, vive in Cina. Si festeggia nella via, il 2 febbraio con la parata del dragone. Le attività rimangono aperte, ma si esce in strada per respirare l’atmosfera ricreata. Lo spirito di festa è comunque molto sentito mi spiegano, anzi i festeggiamenti sono già iniziati.
Le persone con cui ho parlato erano quasi stupite del mio interessamento per i preparativi della Festa di Primavera, ma con piacere hanno dichiarato di essere contenti di condividere il Capodanno con noi italiani. Alla fine è un momento di festa, perché tenerselo per sé. Cosa aspettiamo allora? Tutti in Paolo Sarpi a vivere e osservare i festeggiamenti per l’inizio del nuovo anno del segno del topo.
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