MusA: l’app che potenzia la percezione sensoriale dell’arte e crea un ponte tra persone con disabilità visive e normovedenti
Si chiama MusA e rende accessibili a tutti i capolavori artistici della nostra città. La nuova app è realizzata dall’Associazione Nazionale Subvedenti Odv insieme al dipartimento di informatica dell’Università degli Studi di Milano. “Una città che rende l’arte accessibile a tutti è una città più civile. – dichiara l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti. E continua. – La cultura non viene considerata un accessorio, ma una parte essenziale della vita dei cittadini”.
Gli obiettivi di MusA? Il primo è facilitare la fruizione dei capolavori artistici di Milano alle persone con disabilità visiva. Il secondo, invece, consiste nel creare un ponte tra loro e i normovedenti. Come? Con il metodo DescriVedendo che fa dell’arte un’occasione di incontro e dialogo inclusivo. L’app usa uno strumento che potenzia la percezione sensoriale dell’arte, basato sulla realtà aumentata. Questo permette alle persone ipovedenti di visualizzare le opere tramite lo zoom, l’alto contrasto e la descrizione che ne analizza ogni parte.
Il metodo inclusivo DescriVedendo e il percorso tattile
Il metodo inclusivo DescriVedendo è già attivo alla Pinacoteca di Brera, al Museo del Novecento, a Casa Boschi Di Stefano e al Cenacolo Vinciano. MusA si aggiunge all’elenco delle visite guidate per persone con disabilità visiva, permettendo loro di fruire in autonomia le descrizioni.
In particolare, specifica l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno “L’eccezionale riapertura della Sala delle Asse, cuore delle celebrazioni per Leonardo da Vinci, è stata immaginata e ideata per consentirne una fruizione il più possibile inclusiva e rivolta a tutti. Il fine ultimo è di consentire a un pubblico più vasto possibile di godere di questo evento eccezionale”. Difatti, il primo e il terzo giovedì di ogni mese, il Castello Sforzesco organizza visite guidate “DescriVedendo Sala delle Asse”, condotte da guide appositamente formate.
Entro il prossimo anno, inoltre, gli ipovedenti avranno a disposizione strumenti per visitare i tre nuovi capolavori del Castello Sforzesco: la Pietà Rondanini di Michelangelo e altre due opere conservate presso la Pinacoteca del Castello. Un’altra novità è il percorso tattile, inaugurato nello scorso giugno al Museo d’Arte Antica. L’iniziativa, nata grazie al personale scientifico del Castello Sforzesco, organizza visite tattili gratuite con cadenza quindicinale.