Social Network: il sindaco Sala insieme al sindaco Appendino firma il Manifesto della Comunicazione non ostile, per contrastare l’odio in rete e sostenere un uso consapevole del linguaggio
Si chiama Manifesto della Comunicazione non ostile ed è stato firmato da Chiara Appendino, Sindaco di Torino, e da Beppe Sala, Sindaco di Milano. Insieme a loro, Rosy Russo, ideatrice e fondatrice di Parole O_Stili. In altre parole, si tratta della condivisione di 10 principi e l’impegno a osservarli, promuoverli e diffonderli. L’obiettivo? Contrastare l’odio in rete e sostenere un uso consapevole del linguaggio, sia da parte degli utenti, sia da parte di chi ricopre cariche politiche o istituzionali. Virtuale è reale. Si è ciò che si comunica. Oppure ancora Le parole hanno conseguenze e Gli insulti non sono argomenti.
Il Manifesto della Comunicazione non ostile
“Il sostegno delle istituzioni che ogni giorno lavorano per difendere gli interessi dei cittadini è imprescindibile per combattere la violenza verbale sulla rete – afferma Rosy Russo. E ancora – Qualsiasi confronto infatti deve basarsi sulla forza delle idee e non sulla violenza degli insulti e l’inganno delle notizie false. Ecco perché la firma congiunta di due sindaci che guidano due città così importanti è un passo molto importante per il percorso e gli obiettivi di Parole O_stili“.
Favorire tutte le azioni possibili che permettono di costruire il benessere delle comunità. Trasmettere valori e stili di vita rispettosi. Contrastare i linguaggi d’odio in rete e far crescere una maggiore consapevolezza digitale. E poi ancora arginare i fenomeni di cyberbullismo, di revenge porn, delle fake news. Della violenza del tifo nello sport e del proliferare delle fake news e così via.
L’impegno a Milano
Nella nostra città i rappresentanti della Giunta, spesso bersaglio di trolls e haters parteciperanno a un breve corso di formazione contribuendo – in prima persona – a dare l’esempio di un uso intelligente e corretto dei canali social.
Afferma Beppe Sala. “Oggi più che mai è necessario dare regole alla comunicazione e tornare a un linguaggio più corretto e rispettoso in ogni sua forma. Tra le persone faccia a faccia e sui social network, che sono diventati il canale quotidiano per esprimere odio, frustrazione, diseducazione. Un fenomeno che diventa drammatico quando a essere colpiti sono soggetti fragili come gli adolescenti o i personaggi pubblici nello svolgimento delle proprie funzioni o nell’ambito privato. È tempo di contrastare tutto questo partendo proprio dalla comunicazione. Per questo con la mia Giunta abbiamo deciso di aderire alla proposta di Parole O_Stili mettendoci in gioco noi per primi, con immagini e parole, a partire dai nostri profili social“.
I numeri
Sono già tantissimi i politici e le istituzioni appartenenti agli schieramenti che hanno firmato il Manifesto. Un segnale importante soprattutto perché secondo le ultime rilevazioni SWG per Parole O_stili cresce del 13% la paura di trovare fake news e dell’8% il rischio di subire episodi di odio e di violenza verbale (bullismo, diffamazione, denigrazione, ecc).
Per l’80% degli intervistati le false notizie in rete rappresentano ancora un grave problema e per il 68% l’elevata presenza in rete di atteggiamenti offensivi e violenti rappresenta una nuova realtà con la quale bisogna confrontarsi. Ciò che è virtuale è reale soprattutto per la generazione Z (+3%) e per i baby boomers (+5%), meno sentita dai millennials (-8%).
Potete scaricare il Manifesto della Comunicazione non ostile a questo link.