Riapre la cripta di San Sepolcro a Milano. Dopo 13 mesi tornano alla luce le decorazioni della più antica chiesa sotterranea della città rimasta per molto tempo off limits e tanto amata da Leonardo

Riapre, finalmente, la Cripta di San Sepolcro a Milano, dopo una lunga attesa. È durato, infatti, 13 mesi il restauro degli ambienti ipogei della Chiesa di San Sepolcro a Milano. Il restauro ha consentito di riportare alla luce il ciclo decorativo a stelle ed elementi vegetali sulle volte del presbiterio, che risale alla fine del Duecento. Gli interventi di recupero, realizzati dalla Soprintendenza di Milano, sono stati eseguiti grazie a un finanziamento di 1 milione di euro del Mibac e al contributo di un Comitato Scientifico di conoscitori della chiesa di San Sepolcro ed esperti della Veneranda Biblioteca Ambrosiana. 

La cerimonia

Alla riapertura della Cripta di San Sepolcro, avvenuta oggi a Milano, era presente il Ministro per i Beni e le Attività Culturali. Bonisoli ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione insieme al Segretario Generale del Mibac, Giovanni Panebianco. Afferma Bonisoli: “Ho voluto essere presente qui oggi perché il restauro della Chiesa ipogea di San Sepolcro restituisce alla città di Milano e ai milanesi una parte importante del suo patrimonio culturale, che torna finalmente a essere fruibile in tutto il suo splendore“.

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I lavori di restauro e i tesori nascosti

I lavori di restauro – iniziati nell’aprile del 2018 e ultimati a maggio di quest’anno – hanno permesso di riportare la cripta antichi splendori. Si svelano adesso, dunque, straordinari affreschi e rinvenimenti rimasti nascosti per secoli. I lavori, ancora, permettono di assicurare condizioni ambientali stabili all’interno della cripta, che è la più antica chiesa sotterranea di Milano rimasta, fino a pochi mesi fa, off limits a cittadini e i turisti.

“Sono felice – ha continuato Bonisoli – che uno dei luoghi più cari a Leonardo Da Vinci sia tornato a essere visitabile in tutto il suo splendore nell’anno dell’anniversario della morte del genio di Vinci”. “Dai suoi disegni – ha osservato Bonisoli – abbiamo scoperto che la cripta è rimasta, per più di un millennio di storia, intatta e inalterata. Dopo oltre mezzo secolo riapre un luogo magico, ricco di storia e bellezza“.

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