Al Piccolo Teatro Grassi di Milano la camera ardente di Valentina Cortese, “Signora del Teatro” e ultima grande diva del cinema. È scomparsa all’età di 96 anni
Milanesissima, Valentina Cortese è stata “Il teatro e anche di più. Ipnotica, raffinata, impetuosa. Splendida, elegante, ironica, attrice immensa, voce e occhi di una scena infinita“. Così il Piccolo di Milano, il suo teatro, ricorda l’ultima grande diva – anche del cinema – Valentina Cortese, scomparsa oggi, 11 luglio, a 96 anni.
Una storia importante, quella con Strehler, anzi, almeno due. Tra le altre grandi relazioni della sua vita c’è stata anche quella con il teatro di Milano che proprio a Strehler deve il suo nome, il Piccolo. Strehler con cui aveva vissuto una passione mai dimenticata, nella sua casa dov’è scomparsa, l’ex conventino di piazza Sant’Erasmo. E poi ancora Truffaut per quell’Effetto Notte da Oscar destinato a segnare la storia della cinematografia tutta (l’Oscar per il ruolo di Miglior Attrice, invece, in quell’occasione andò a Ingrid Bergman che, durante la cerimonia di premiazione, si volle scusare con la collega e amica Valentina perché quella statuetta sarebbe spettata a lei). Zeffirelli, Monicelli, Antonioni, Fellini (“Un adorabile bugiardo“), Terry Gilliam. Al suo fianco gli amici di una vita, Gregory Peck, Cary Grant, Paul Newman e tutti gli altri. Grace Kelly. E un unico grande rimpianto: Charlie Chaplin, quando rifiutò il suo invito per Luci della ribalta perché scoprì di essere incinta.
La sua ex diceva che lui amava incontri erotici di gruppo: che strano, quando stava con me gli bastavo io. (Valentina Cortese a proposito di Giorgio Strehler)
Amica delle donne
“Marlene Dietrich è intelligente, brava, schietta“; “Alda Merini è innamorata della vita, mi manca la sua ricchezza interiore“; “Conobbi Greta Garbo e lo stomaco mi si chiuse per l’emozione, guardavo il suo volto lunare e pensavo che le leggende non sono il passato, bensì il presente che sconvolge“.
E sono state proprio le donne, vestite eleganti e dalle labbra cremisi, ad averla omaggiata a Venezia 2018 con Diva! di Francesco Patierno. A farla rivivere sul grande schermo, Carolina Crescentini, Barbara Bobulova, Anna Foglietta, Isabella Ferrari, tra le altre.
“Un attore deve prendere il divino dal fondo di se stesso. Se lo ha, si lasci pure possedere”
I più giovani non la ricorderanno, se non per quel sentito dire che, nel caso di una diva come la Cortese non è abbastanza. Nella pochezza di un palinsesto televisivo estivo c’è da sperare in un bombardamento di capolavori da Oscar, a partire da Effetto Notte, raffinatissimo esempio di metacinema. Giulietta degli spiriti di Fellini, la tormentata potenza del genio in cui, al fianco della Cortese, risalta un’incredibile – proprio nel senso che se la vedi ora non ci si può credere – Sandra Milo. Oppure, anche, la pellicola moderna più che mai Via Montenapoleone di Vanzina, anno 1987, in cui la Cortese interpreta una madre borghese non in grado di accettare l’omosessualità del figlio. Basterebbe restare a guardare solo qualche minuto di queste pellicole per restare affascinati davanti all’eleganza del talento che oggi non esiste non più. E che mai ci sarà ancora, che discorsi.
La camera ardente di Valentina Cortese è aperta al pubblico, presso il Teatro Grassi (via Rovello 2), giovedì 11 luglio dalle 12 alle 19 e venerdì 12 luglio, dalle 8 alle 10.30. I funerali, venerdì 12 luglio alle ore 11, presso la Chiesa di San Marco di Milano (piazza San Marco 2).