Milano Addosso è un progetto di un gruppo di giovani creativi che ha realizzato le sciarpe con i nomi dei quartieri della nostra città. Ed è subito #tendenza
La città che ti avvolge, in tutti i sensi, che te la puoi legare stretta al collo. Succede con Milano Addosso, instagrammatissima collezione di sciarpe dei quartieri di Milano, il must have del momento (acquistabile qui, il costo è di 30 euro). Isola, Bovisa, Navigli, Porta Venezia, ci sono tutti (o quasi). Milano Addosso è il progetto di tre creativi: Federica Caserio e Giovanni Manzini, 28enni, di Burro Studio, agenzia di comunicazione di Milano, featuring il 33enne Riccardo Bonetti di We Are Social.
“La prima sciarpa l’abbiamo realizzata per il rapper Ernia” racconta Federica a Milanodabere. “Anzi, gliene abbiamo fatte due. QT8, il suo quartiere, che compare spesso nei suoi testi, e una con il numero 68, come l’autobus di Milano che lo conduce proprio al suo quartiere, di cui rappa nell’ultimo album“.
Altri V.I.P. che indossano la sciarpa del quartiere? “Barona l’abbiamo consegnata a Marracash, Porta Venezia a M¥SS KETA, non poteva essere altrimenti, Le ragazze di Porta Venezia è una delle sue hit più discusse. Oppure Protopapa, noto dj di NoLo. Il progetto è molto legato alla scena musicale del momento, musica e quartieri vanno di pari passo, c’è una forte rinascita in questo ultimo periodo“.
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Milano Addosso: “Con le sciarpe abbiamo trasformato un sentimento”
Andiamo con ordine. Come nasce l’idea di una linea di sciarpe dedicata ai quartieri di Milano? “Giovanni e Riccardo sono di Verona, io sono l’unica di Milano” – continua Federica (Il suo quartiere? Prima Porta Vittoria, poi Sarpi, ora Isola). E ancora: “Sono stati loro due, da fuori, a notare il senso di appartenenza dei milanesi ai quartieri di Milano, non per forza alla zona di origine o in cui si abita. Io, con loro, ho scoperto questo aspetto così romantico della città. Abbiamo voluto trasformare questo sentimento e realizzato così le sciarpe, per tradurre l’identità delle persone e delle zone. È stato un lavoro lungo“. Sì, perché nella collezione di Milano Addosso c’è la sciarpa di Porta Romana che è gialla, come il colore della linea metropolitana, che riporta un 1596, l’anno dell’arco-simbolo della zona. Oppure Sarpi, rossa con ai lati i caratteri cinesi e la pelle del drago. Navigli riporta le ancore, Porta Venezia è super trendy, rosa e nera. Ogni sciarpa è una storia da raccontare.
Per legame o per moda, l’importante è avere un quartiere al collo
“È stata curiosa la risposta delle persone, in tanti hanno scelto la sciarpa per affetto e per un legame al quartiere, altri, invece, l’hanno scelta semplicemente per moda. Come nel caso di Navigli e Porta Venezia: sono due zone molto sentite anche al di fuori del quartiere stesso, Porta Venezia rappresenta la movida, la vita notturna“. Non manca #theplacetobe, naturalmente. “Sì, NoLo è una vera rivelazione, non ci aspettavamo che avesse così tanto successo“.
Un’ultima domanda. Dopo le sciarpe, Milano Addosso cambierà forma? “Non siamo un brand di moda ma chi può dirlo. Quello che vogliamo è fare comunicazione su Milano. Abbiamo notato che c’è un forte attaccamento alla città e perché no, magari potremmo inventarci qualcosa di nuovo. Di sicuro non ci piace stare fermi su una cosa“. L’ultima domanda, per davvero. Io sono di Calvairate e la sciarpa del mio quartiere non c’è… “Scegliamo quale sviluppare un po’ alla volta. Proprio oggi sono uscite Bovisa (a grande richiesta), Brera e Isola“. Mai più senza.
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