Scrivania, dalle nove alle cinque: il rischio routine sul posto di lavoro è dietro l'angolo. Per scongiurarlo, il design prescrive la sua ricetta: oggetti e accessori da ufficio rivisitati con originalità, colore, ironia. Ecco alcune chicche contro la monotonia delle otto ore lavorative.
QUESTIONE DI TEMPO – Da parete o da tavolo, il calendario è imprescindibile da ogni postazione di lavoro: per segnarsi riunioni, scadenze… calcolare quanti giorni mancano al prossimo ponte festivo. Un tocco di colore e creatività arriva dal sito del Victoria & Albert Museum, dove per meno di dieci euro si porta a casa Neverending Adhesive-Tape Calendar: un nastro adesivo giallo (un po' simile ai metri da sarta) da personalizzare e da appiccicare dove si preferisce. Dalle settimane alle ore di una singola giornata: quelle scandite dall'orologio da tavolo disegnato da Sebastian Wrong per Established & Sons. La peculiarità sono i font delle cifre: ogni numero ha un carattere diverso e davvero si può dire che un momento non è uguale all'altro.
IDEE DA SEGNARSI O DA SCARTARE – Tra una telefonata e l'altra, abbondano le note da prendere, i numeri di telefono da segnarsi, le faccende da sbrigare. A far da promemoria i mitici post-it che nel tempo si sono evoluti dal classico giallino quadrato ai colori e alle forme più diverse. Una loro evoluzione sono i Fruit-shaped, foglietti adesivi sì, ma a forma di frutta. A crearli è lo studio giapponese D-Bros, ciascun frutto ha a disposizione 150 post-it, che sia una mela o una pera, e si possono acquistare online. Se l'idea appuntata non è delle migliori, scartiamola buttandola magari in un cestino non troppo banale, come quello di Zago, un prisma a base triangolare in cartone riciclato che porta l'immagine stampata dei vecchi idranti, tombini o cestini di New York.
ORDINE E DISCIPLINA – Fate attenzione a non confondere per carta straccia il fermacarte in vendita allo store online del MoMA: disegnato da Tibor Kalman, sembra un progetto architettonico accartocciato, pronto per essere cestinato. Invece è un foglio impermeabile e plastificato, avvolto intorno a un peso in acciaio, che si presta a tenere in ordine documenti e cartelle. E che fare con le graffette sparse per tutta la scrivania? Alessi riporta la disciplina con un portafermagli magnetico Dozi: un piccolo riccio stilizzato nelle tinte nero, rosa o verde, pronto a mettere a portata di mano quello che altrimenti sarebbe sparpagliato un po' qua un po' là.
LUCE! – Per fare luce anche sui compiti e i documenti più ostici poi si può ricorrere alla lampada non convenzionale proposta da Skitsch, la 2D-Led. Una lampada da tavolo, come suggerisce il nome, in due dimensioni. Così sottile da sembrare uscita da un disegno su carta, riprende nella linea la silhouette di una abat-jour, microled sono posizionati in maniera strategica, perchè va bene la forma ma la funzione vuole la sua parte.