In un locale stile liberty zona Porta Romana incontro Chiara Canzian. Oltre ad essere figlia di Red, il bassista dei Pooh, Chiara è figlia del suo tempo, molto propensa alle nuove teconologie, legata a internet e Facebook. Al suo secondo album Il mio sangue, la 22enne di Treviso ha partecipato nel 2009 a Sanremo e al concerto Amiche per l’Abruzzo. Da tre anni vive a Milano da sola, unico coinquilino il suo gatto Mirtillo. Durante l’intervista, il cameriere ci porta al tavolo due cappuccini, il suo con una chiave di violino al cioccolato.
Come è nata la tua passione per la musica? È ereditaria o legata a qualche evento in particolare?
“È un dono che ho da quando sono piccola. Pensa che mi cantavo la ninnananna da sola”.
Nel tuo disco Il mio sangue ti rivolgi a un tu ben preciso, cerchi un dialogo che forse non c’è stato…
“Ho vissuto tutto in prima persona. Si tratta di una lunga storia d’amore finita male. Tutti mi hanno detto che sono testi molto forti per una ragazza di 21 anni, ma è la realtà. Non ho inventato niente”.
Hai cantato al festival di Sanremo 2009 con la canzone Prova a dire il mio nome. Com’è stata quell’esperienza?
“Traumatica. Avevo la febbre alta e la tonsillite. Ho cantato al 15% delle mie capacità. Un disastro”.
Sei tra le donne di “Amiche per l’Abruzzo”. Come ricordi quel concerto a San Siro?
“Lì ero sana (ride). E molto emozionata. Il ricordo è così bello che ho ancora la pelle d’oca. C’era una marea di persone. Anche se non mi conosceva nessuno, appena ho detto: “Su le mani!”, tutti mi hanno seguita. Un’esperienza che probabilmente non vivrò mai più”.
Quanto pesa il tuo cognome?
“Essere figlia d’arte non ti apre nessuna porta, se tu non riesci a tenerla spalancata. Uno dei più grandi insegnamenti di mio padre è l’impegno nel lavoro e il sacrificio. Purtroppo però siamo distanti su molte cose: le novità tecnologiche, internet, il rapporto con i fan online per lui sono strane, per me invece sono il pane quotidiano. Fumo. E poi avendo scelto adesso la strada del rock, molto diversa da quella di mio padre, che è una pietra miliare del pop”.
Che rapporto hai quindi con il web?
“Morboso. Ho un sito e quattro profili su Facebook, due pubblici, uno privato e uno da artista. Ho circa 4400 fan. Curo personalmente l’aggiornamento del sito e i post su Facebook. Sono io che accetto o riufiuto le amicizie”.
Come ti trovi a Milano?
“È stupenda, soprattutto la zona di Porta Romana, dove vivo. Non amo la movida, le discoteche, il rumore. Scrivo quasi sempre a casa, ma qualche mese fa ho passato intere giornate in una panetteria america, That’s Bakery, dove ho scritto molti testi.
Fare la cantante è la tua professione a tempo pieno?
“Mi assumo io la responsabilità della gestione di tutti i miei concerti. Pago le attrezzature, i musicisti, le macchine… Quello che rimane lo tengo io, ma è solo un quinto del mio affitto. Volendo essere autonoma, preparo torte che rivendo ai ristoranti sotto casa mia. Pere e cioccolato, crostate, biscotti al cacao”.
La figlia di Red Canzian vende torte?
“Te l’ho detto: il cognome famoso non apre automaticamente le porte”.
Chiara è una ragazza dolce e sensibile. Pur essendo arrivata qualche minuto in ritardo, mi ha portato un amaretto per scusarsi. C’è da sperare che il ritardo sia davvero consistente la prossima volta, così mi verrà incontro con una delle sue torte.