Era la prima volta che un artista italiano veniva nominato, ma Enrico David non è riuscito a portarsi a casa il Turner Prize, il premio più ambito nel panorama dell’Arte Contemporanea. Assegnato da 25 anni dalla Tate Gallery di Londra, su indicazione di una giuria di specialisti, tra i suoi vincitori si segnalano Gilbert & George, Damine Hirst, Tony Cragg, Anish Kapoor. Lo scorso 7 dicembre se l’è aggiudicato lo scozzese Richard Wright, celebre per i suoi affeschi over-size, tra gli artisti rappresentati dalla Gagosian Gallery. I suoi lavori, con quelli degli altri finalisti sono esposti alla Tate Britain fino al 3 gennaio.
A gareggiare insieme a Wright c’erano Roger Hiorns, Lucy Skaer ed Enrico David. Quest’ultimo non è molto conosciuto in Italia: nato ad Ancona nel ’66, ha esposto in poche collettive, tra le quali Italics, a Palazzo Venezia nel 2008 e alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo nel 2006. David potrà consolarsi pensando ai grandi nomi che prima di lui sono stati nominati al Turner Prize senza averlo mai vinto, come Tracey Emin e Lucien Freud.