L’eco del grido “Save the Planet!” raggiunge anche i lidi dell’arte e così le mostre svengono progettate affinché siano a impatto zero. Prima è stato il turno di Seurat, Signac e i Neoimpressionisti, ora tocca alle celebrazioni che Milano dedica al Movimento Futurista.
L’esposizione Futurismo 1909 – 2009 inaugura a Palazzo Reale il 6 febbraio e sarà realizzata “ad alta tensione ambientale”. L’obiettivo è ottenere un basso impatto sull’ambiente neutralizzando gli effetti della produzione dei materiali cartacei: il catalogo Skira è stampato a emissioni azzerate, così come i biglietti di entrata. Sono inoltre state adottate alcune buone pratiche sostenibili come l’uso di materiali ecologici per l’allestimento interno e il recupero di materiali provenienti da altri allestimenti.
I dati parlano chiaro: la quantità di emissioni compensate in occasione dell’esposizione è pari a 90.000 kg di Co2, la stessa cifra è necessaria a percorrere 20 volte il giro della Terra a bordo di una Fiat 500. La strategia comensativa consiste nella conservazione della foresta umida equatoriale in Congo.