21st

Luglio

Liaisons tra arte e design

L’arte diventa design e il design diventa arte. I confini svaniscono, i ruoli si invertono, ma non sono semplici collaborazioni

sono progetti ambiziosi e culturalmente utili, provocazioni destabilizzanti o semplici cambi di carriera per inseguire vocazioni artistiche prima sopite. Sono liaisons tra arte e design.

Hedi Slimane

E’ l’uomo che per sette anni ha gestito la direzione artistica di Dior Homme, il responsabile di tutti quei jeans skinny nella moda maschile. Nonostante la sua onorata carriera, con il suo background in forniture design e in fotografia, Hedi Slimane ha deciso di buttarsi nel mondo dell’arte. Lo ha fatto sia come artista che come curatore, con risultati esteticamente interessanti e coerenti con la sua produzione nel mondo della moda. Minimalismo, linee essenziali e palette abbreviate per un’arte ridotta all’osso, un’esplorazione personale dell’estetica giovanile in relazione alla musica come fattore determinante per la formazione dell’identità. In mostra fino a settembre al MUSAC di Leon, Spagna.

Matthew Darbyshire

getta uno sguardo impietoso sui trentenni di oggi con la sua opera Blades House. Un intero appartamento arredato con mobili e oggetti in vendita nei più noti negozi londinesi, allestito all’interno della galleria Gasworks di Londra per raccontare l’omologazione del gusto contemporaneo. L’abitante di questa installazione è il tipico giovane professionista di 35 anni, che ha creato per sé un ambiente confortevole e modaiolo, ma del tutto impersonale. Uno sguardo sagace sull’upper class metropolitana, che lavora per accumulare oggetti del desiderio.

Jeppe Hein

artista di punta della scena danese, con la sorella ristoratrice Laeke Hein, è la mente dietro al progetto Karriere. Un bar sperimentale nel centro di Copenhagen. Qui numerose opere d’arte site specific di artisti internazionali definiscono il design e le funzioni dello spazio, portando l’arte all’avventore di tutti i giorni, creando enfasi sull’esperienza e la comunicazione attraverso un coinvolgimento diretto con le opere. L’idea di portare la cultura alla portata di tutti è, per tradizione, tipicamente nordica, infatti il risultato non è quello di un semplice locale con qualche quadro alle pareti: l’esperienza è complessa e totale, così come la lista degli artisti coinvolti è degna dei migliori musei del mondo (Franz Ackermann, Olafur Eliasson, Maurizio Cattelan, Tino Sehgal…), provare per credere.

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