22nd

Giugno

Nuovo Logo per l’Università Statale

L’Università degli Studi di Milano, altrimenti detta semplicemente (e affettuosamente) Statale, sfoggia un logo rivisitato: linee più pulite che non tradiscono la storia di questa grande istituzione culturale. Insieme al logo, il restyling ha toccato l’intero sistema visivo dell’Ateneo, ovvero l’apparato grafico che caratterizza ciascun dipartimento, ciascuna facoltà. Un lavoro lungo e impegnativo, necessario a dare un’immagine non solo coerente e riconoscibile, ma anche al passo con i tempi: indispensabile per rafforzare l’immagine dell’Università di via Festa del Perdono rispetto a competitor forse più “cool” come la Bocconi o lo IULM.

IL DESIGNER – Una mission che è stata colta al volo dallo studio di Andrea Rovatti che è stato incaricato dell’operazione: lo studio di Andrea Rovatti, che dice: “L’Ateneo milanese affronta quotidianamente una competizione internazionale sempre più serrata: con la qualità dei suoi contenuti formativi, ma da oggi anche con uno strumento in più. La capacità di comunicare chiaramente e con coerenza il proprio valore“. Il progetto ha richiesto un anno di tempo, prima di essere realizzato.

UNA NUOVA MINERVA – La sfida più importante è stata indubbiamente quella rappresentata dal  marchio distintivo, raffigurante la dea della saggezza Minerva, sullo sfondo del Duomo, del Castello Sforzesco e dell’antico ospedale dove ora ha sede la Statale. “L’icona a cui si ispirava il vecchio marchio si ritrova in una medaglia del 1924. Abbiamo sviluppato una ricerca iconografica sulla Minerva per avere un panorama della sua rappresentazione nel corso del tempo: statue, medaglie, bassorilievi, illustrazioni, vasi e antiche monete. Solo allora abbiamo potuto ridisegnare tutti i singoli elementi del marchio, valutando alternative in termini di forma, proporzioni e spessore del tratto. Dal disegno al tratto del marchio abbiamo sviluppato la sua versione con effetto tridimensionale, che identifica l’Ateneo con uno stile rappresentativo attuale e adatto anche all’uso nel mondo internet e multimediale“. 

L’ardua sentenza ai posteri più prossimi a noi: agli studenti, cioè, che con l’inaugurazione del prossimo Anno Accademico conosceranno la nuova immagine grafica della loro Università.

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