Un po’ panetteria, un po’ street food, un po’ bar-pasticceria, al 100% made in Sicilia: il fornaio Tommaso Cannata porta i sapori della sua terra a Milano
L’insegna è scritta in inglese, ma l’anima del posto è orgogliosamente e profondamente siciliana. ‘Qui si fa l’arancino 100% siculo’, rivendica con fierezza Tommaso Cannata mentre visibilmente emozionato taglia il nastro della neonata Cannata Sicilian Bakery, panificio inaugurato il primo di agosto in Corso Indipendenza 5 angolo Via Ciro Menotti. Una storia famigliare di mugnai e grani antichi, nata a inizio degli anni ‘60 con Salvatore Cannata, padre di Tommaso che oggi, a sua volta, ha proseguito l’attività uscendo dal territorio messinese per dirigersi verso Milano. Al suo fianco nel progetto meneghino, suo figlio che porta lo stesso nome del nonno fondatore.
Siamo quindi giunti alla quarta generazione di panificatori pronta a proporre ai milanesi un angolo di squisitezze siciliane. Non che i locali siculi manchino in città, ma è giusto segnalare che da Cannata Sicilian Bakery c’è un elemento distintivo da sottolineare: tutte le preparazioni a base di pane sono realizzate con farina autoctona siciliana, quella ottenuta da grani antichi, teneri e biologici. Pane e focacce, ma anche dolci e primi piatti.
Da Cannata Sicilian Bakery (format che il panettiere ha aperto con successo a Messina sei anni fa chiamandolo Boutique del Pane), è possibile fare colazione, pranzare e cenare. Si parte già alle 7 del mattino con il breakfast a base di classici cannolicchi con ricotta palermitana, granite e brioche rigorosamente con il ‘tuppo’ e deliziose da intingere nel cappuccino. A pranzo e cena il menu strizza l’occhio ad alcune ricette dello street food in salsa sicula, tra le quali il ‘pitone’, vale a dire il calzone farcito. ‘’Ho scelto di ‘esportare’ a Milano la mia idea di panificio siciliano perché questa città è una metropoli che offre la possibilità di compiere davvero un grande passo in avanti. Ho bisogno di nuovi stimoli e sfide, qui penso proprio di trovarli. Il mio desiderio è offrire ai milanesi quell’inebriante bontà dei sapori gastronomici che rendono unica la mia terra e che forse, oggi, troppo spesso si tende a dimenticare’’, spiega Tommaso Cannata, che tra i vari riconoscimenti ottenuti vanta anche quello di essere l’unico panificatore membro di Chic (Charming Italian Chef), l’associazione che riunisce alcuni grandi professionisti della cucina nostrana.
Rieccoci quindi a parlare del celebre arancino. Nel locale di Corso Indipendenza lo potete addentare caldo e fatto al momento e come dicevamo sarà un vero ‘doc’ siciliano. Giusto ascoltare la lettura della ricetta da parte di Tommaso Cannata, musica per le orecchie dei foodie e semplici amanti del buon cibo, nonché appassionato e goloso itinerario che tocca alcuni dei numerosi centri gastronomici della Sicilia: ‘’L’arancino è preparato con riso semi integrale Carnaroli coltivato nella piana di Catania, lo zafferano lo fornisce l’azienda agricola Silvia Turco di Enna, il pomodoro è di tipo Siccagno e cresce senza utilizzo di acqua tra Ragusa e Pachino, il formaggio è una tuma ragusana, carote e sedano sono colte a Marsala, la pastella è fatta con farina di Tumminia (grano duro integrale), e per concludere la carne macinata proviene da allevamenti rispettivamente situati a Capo d’Orlando e Ragusa’’.
La Sicilia domina anche nelle bevande. In questo senso, tutte le etichette vitivinicole derivano da terroir autoctoni dell’isola, così come le birre artigianali che da Cannata Sicilian Bakery sono prodotte da quattro birrifici siciliani: Dei 15, Timilì, Sisilì e Tarì. Nomi abbastanza noti ai beer lover dell’isola, da scoprire per molti altri amanti della bevanda al luppolo che decidono di fare un salto nell’oasi del gusto siciliano creata da Cannata.