Minorca, la perla delle Baleari, oltre al mare offre un patrimonio archeologico ricco e variegato. Per tour alternativi alla “vita da spiaggia”
Se pensate all’isola di Minorca, vi verranno in mente senz’altro baie cristalline, pinete verdissime e piccoli paesi di pescatori. Ma, forse, non sapete che la perla delle Baleari è una delle isole del Mediterraneo che
presenta la maggiore concentrazione per metro quadro di patrimonio archeologico. Chi decide di visitare quest’isola, quindi, rimarrà stupito di fronte all’incredibile ricchezza di reperti risalenti alla protostoria, dall’età del ferro fino all’arrivo dei romani.
Le costruzioni più importanti di Minorca
Le costruzioni più caratteristiche che si ritrovano a Minorca sono i talaiot, torri a forma di cono e punti strategici di vedetta; i navetes: monumenti funerari risalenti all’età del Bronzo a forma di ferro di cavallo; i taules, monoliti tipici dell’isola di Minorca, probabilmente altari su cui venivano fatte offerte e sacrifici.
Naveta d’es Tudons, monumento funerario di epoca preistorica
La Naveta d’es Tudons è divenuto il monumento più visitato dell’isola grazie alla sua bellezza e al buono stato di conservazione. Situato ai confini di Ciutadella, è caratterizzato da una porta con architrave dalla quale si accede all’anticamera e due camere interne. Al suo interno sono stati trovati resti di 100 abitanti dell’isola e oggetti che facevano parte dei loro corredi funebri. Questo monumento è inserito tra le opere candidate a sito del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Torralba d’en Salort, luogo di rituali religiosi
Un vero villaggio talaiotico che si è conservato nel tempo con due talaiot, una sala, i resti delle abitazioni e un’area con la taula meglio conservata di tutta l’isola di Minorca. Con la sua pianta a ferro di cavallo, Torralba d’en Salort veniva utilizzato per i rituali religiosi per favorire la fertilità dei campi, del bestiame e della gente. Piccoli animali come pecore, capre e maiali venivano offerti alla divinità.
Cala Morell, la necropoli
La necropoli Cala Morell è uno dei luoghi di epoca preistorica più emblematici di Minorca: situato nella costa nord, ai confini con Ciutadella, consiste in grotte scavate nella roccia. Le prime tombe risalgono al 2000-1800 a.C., dentro le quali sono stati ritrovati oggetti funerari. Alcune delle grotte funebri avevano una sorta di atrio dove si offriva il cibo in recipienti affinché le anime avessero sostentamento nel loro viaggio.
A Les pedreres de s’hostal spazio alla cultura
Questa antica cava di arenaria è stata trasformata grazie all’associazione Líthica in un incredibile paesaggio scolpito. A un chilometro da Ciutadella, in questo luogo convivono risultati dell’estrazione meccanica e manuale con labirintici edifici in pietra e un grande giardino tutto da visitare. Da non perdere gli appuntamenti culturali, tra cui concerti, festival e mostre organizzati durante l’anno.
Talaiot de Trepucó e Talaiot d’en Galmés, candidati all’UNESCO
Due tesori di epoca preistorica che si trovano a Minorca aspirano alla candidatura di Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Il villaggio preistorico di Trepucó è uno dei più grandi dell’isola e fu un centro di potere: i suoi edifici si estendevano su un’area di 5 ettari e, intorno al V secolo a.C., era circondato da un muro ciclopico. Dal 1931 è Monumento Storico Nazionale.
Un’altra delle rovine spettacolari di Minorca è il villaggio talaiotico di Torre d’en Galmés, acquistato negli anni ’70 dal Ministero della Cultura, noto per la sua serie di abitazioni del periodo post-talaiotico (550-123 a.C.).