22nd

Dicembre

Zuzzurro e Gaspare

Chi lo avrebbe immaginato che un varesino e un milanese, conosciutisi nel 1976 al Refettorio, e passati entrambi per l’esperienza del Derby, storico cabaret milanese, sarebbero diventati una coppia ineccepibile dello spettacolo made in Italy. Se non lo avete capito ancora si parla di Andrea Brambilla e Antonino Formicola, conosciuti al grande pubblico come Zuzzurro e Gaspare. Chi di noi non ricorda quel commissario ingenuo ma geniale assieme al suo assistente, che attraverso la trasmissione televisiva “Drive in”, hanno riscosso un successo nazional popolare per tutto il corso degli anni ottanta. Li ho incontrati nel camerino del teatro Manzoni di Milano, dove sono in scena fino all’8 gennaio con lo spettacolo Ciò che vive il maggiordomo, e ci invitano a brindare con loro dopo la replica del 31 dicembre.

Come vi è capitato tra le mani questo testo?
Brambilla:”Innanzitutto è una farsa, un genere da sempre diffuso. Lo avevo da anni tra le mani anche se poi lo lasciavo in disparte perché non avevo ancora le idee chiara su come metterlo in scena…”
Formicola: “…Adesso che ci siamo sentiti pronti per proporlo al pubblico, lo abbiamo finalmente allestito nella versione che da sempre avevamo in mente”.

Le firma anche le regie dei suoi spettacoli. Non le spaventano i due ruoli?
Brambilla “Non lo so dire nel senso che ci riesco senza farmi troppe domande. Generalmente il mio personaggio riesco a farlo venir fuori proprio grazie a questa duplicità di ruoli”.

Zuzzurro e Gaspare vengono dal cabaret. Perché i comici di oggi sono delle meteore?
Brambilla:”A differenza nostra, non hanno alle spalle la gavetta. Noi non ci saremmo mai immaginati di improvvisare il nostro mestiere. Oggi manca la qualità di una scelta. Ci sono artisti che mettono in scena la satira, senza sapere che fare satira significa fare un’analisi.”

In questo spettacolo chi si aspetta di vedere il commissario e il suo aiutante resta deluso perché si trova dinanzi due bravi attori…
Formicola: “Nel nostro percorso artistico abbiamo sempre fatto delle scelte mirate ed il teatro è stata una di queste, che portiamo avanti con consapevolezza dal 1986. Chi ci conosce, lo sa bene che la nostra formazione nasce in palcoscenico”.

Perché la televisione commerciale di oggi rispetto ad ieri propone prodotti meno attraenti?
Brambilla: “Manca la qualità. Non sempre è facile fare televisione poiché ci sono costi alti per realizzare cose decenti. Il vero critico è il pubblico che è diventato diffidente”.
Formicola: “A mio modesto parere perché manca un editore carismatico come Berlusconi. Lui sì che sapeva fare televisione. La verità è che adesso queste energie sono al governo ed io preferirei averle in televisione”.

Progetti per il futuro?
Formicola:”Abbiamo appena cominiciato una tournée. Faccela finire!”.

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