8th

Novembre

Stacey Kent

La voce di Stacey Kent è un luminoso gioiello che adorna la figura di donna incantevole che dal palco del Blue Note emana poesia, alla prima esibizione in Italia, emozionata ed entusiasta. Dalle parole della cantante americana emergono il suo grande amore per la musica e per la vita.

A quanti anni hai iniziato a cantare?
“Canto da quando ero bambina. Cantavo ovunque, nei ristoranti, quando ero fuori con la mia famiglia, quando guardavo fuori dal finestrino nei viaggi in auto, a scuola, dopo scuola…”

Che tipo di ragazzina eri?
“Ero una ragazzina che amava la musica. Amavo correre nella mia stanza dopo ascuola e perdermi nel mio mondo musicale. Ascoltavo di tutto, ma mi piaceva anche far sentire agli altri quello che sentivo. I miei amici mi chiedevano di cantare per loro a scuola. Per la mia sorellina, se era stanca o non stava bene, cantavo affinchè stesse meglio. Penso che la musica sia una grande cura e, già da piccina, la usavo per me e per gli altri.”

Quali artisti ti hanno ispirata?
“Crescendo, ho ascoltato diversi generi, pop, rock, folk, jazz, classica, colonne sonore. Mi hanno appassionata Karol King, Simon and Garfunkel, Revel, Debussy, Maria Callas, Django Reinhardt, Joe Jackson, James Taylor, Donny Hathaway, Steely Dan, Nick Drake, Cat Stevens, Pink Floyd, Barbara Streisand, Ella Fitzgerald, Aretha Franklin, Ray Charles e molti altri.”

Che tipo di studi musicali hai fatto?
“Non ho realmente studiato musica fino a tardi. Ero una studentessa di Lettere quando iniziai il college di composizione letteraria. Ma ho studiato molto da sola, a casa, ascoltando tutto e ovunque, andando ai film con i miei genitori e provando a suonare al piano le musiche, una volta tornata a casa. La musica era già una passione per me e mi divertivo a trasporla in gioco d’orecchio.”

Mentre cantavi mi ha colpita il tuo costante sorriso. Credo che sorridere sia molto importante nella vita, poichè vi sono troppe difficoltà. Qual è la tua “filosofia di vita”?
“Questa vita è difficile per tutti. Non importa chi sei… certo, per alcuni è più dura che per altri. C’è chi è più fortunato e chi meno, ma tutti combattiamo con le stesse cose, tra la vita e la morte. E mentre sono su questa Terra, sono qui per amare, vivere al meglio che posso e godermi la “cors”. La musica è uno degli aspetti della mia vita che mi mantengonon bilanciata e ottimista. Il mio lavoro mi consente di esprimere ciò che sento ed è per questo che è un gran lavoro! La musica mi tocca nel profondo e vorrei che tutti potessero sentire queste cose quando assistono ad un mio concerto. Voglio che ognuno si porti a casa un pezzetto di questa emozione. Secondo me, un’altra parola chiave della vita è “empatia”. Se qualcuno lascia la sala del live con un sorriso, sono felice del lavoro che ho fatto. Per me è tutto molto naturale.”

Cosa credi che la musica sia?
“E’ una dei bisogni e desideri più primitivi. Fa parte dell’istinto dell’uomo e serve per espriemere emozioni attraverso l’arte del suono. Ho sempre riconosciuto di avere bisogno della musica è il mio biglietto per il viaggio su questo Mondo.”

Cosa ti piace dell’Italia e degli Italiani?
Risponde in italiano: “Amo la lingua! Che gioia nella comunicazione, è una lingua che si canta. Ho visitato l’Italia e sento che gl iItaliani amano vivere e amano esprimere la loro gioia di vivere.”

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