Capita spesso in alcuni periodi (es. festività natalizie) e in corrispondenza di particolari eventi (es.Milano Fashion Week o Salone del Mobile) si renda necessario per un imprenditore ingaggiare una o più persone in aggiunta per lavorare alcune ore o pochi giorni, o per converso, che si venga chiamati per svolgere un lavoro che potremmo definire saltuario.
Il termine tecnico-giuridico utilizzato per fare riferimento a questa particolare modalità di svolgimento delle prestazioni di lavoro è “lavoro occasionale”, meglio conosciuto come lavoro tramite “voucher”, argomento spesso discusso e frutto di diverse interpretazioni giuridiche negli ultimi anni per via dall’uso arbitrario che ne è stato fatto, nonché per la sua applicazione considerata elusiva della disciplina giuslavoristica.
Proprio con la Legge di Bilancio 2023 assistiamo al ritorno dei voucher, con un rimodellamento della relativa normativa e intensificazione del loro utilizzo.
Il valore massimo che l’utilizzatore (impresa, persona fisica, famiglia) può spendere in buoni lavoro l’anno è quantificato in 10.000 euro (ove per valore complessivo si intende per la totalità dei lavoratori).
Inoltre, il numero massimo di dipendenti a tempo indeterminato che un’impresa può avere per far ricorso al lavoro occasionale, viene aumentato a 10 dipendenti.
Ulteriori valori da tenere in considerazione per il lavoratore sono: 2.500 Euro quale compenso massimo annuale che può percepire dal singolo utilizzatore e 5.000 Euro annuali totali che può percepire da più utilizzatori.
La Legge di Bilancio allarga la platea di soggetti potenzialmente interessati al lavoro tramite voucher, eliminando le limitazioni previste in precedente nel settore del turismo, estendendo inoltre la possibilità di utilizzare questa modalità anche per attività svolte nell’ambito di discoteche, night-club, sale da ballo o simili.
Dal 1° gennaio 2023, è vietato l’utilizzo del contratto di prestazione occasionale per le imprese operanti nel settore dell’agricoltura.
I datori di lavoro possono acquisire prestazioni di lavoro occasionale con due distinte modalità di utilizzo:
- il Libretto Famiglia, solo per piccoli lavori domestici, assistenza domiciliare, insegnamento privato, nonché remunerazione degli steward da parte di società sportive.
- il Contratto di prestazione occasionale, per professionisti, lavoratori autonomi, imprenditori, associazioni, fondazioni e altri enti di natura privata e infine, Amministrazioni pubbliche.
L’importo di ogni singolo voucher è pari a 10 euro all’ora lordi (circa 7,5 euro netti) e corrisponde al compenso minimo di un’ora di prestazione.Possono essere chiamati a svolgere lavoro occasionale i seguenti soggetti: pensionati, studenti con meno di 25 anni di età solo nel periodo delle “vacanze scolastiche”, percettori di prestazioni integrative del salario o sostegno al reddito, lavoratori part time, inoccupati o titolari di indennità di disoccupazione e infine, lavoratori stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, se in possesso di un permesso di soggiorno che consenta lo svolgimento di attività lavorativa.
Simone Facchinetti
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