11th

Maggio

Un emporio gourmand

Attrezzo irrinunciabile tra i fornelli, e anche un po’ simbolo del piacere del cucinare e del mangiare, Il cucchiaio di legno si è fatto grande. Talmente grande da divenire un negozio molto speciale. Una bottega golosa, dal design minimalista, dove l’arte della tavola viene declinata in tutte le sue forme, dal cibo al vino fino all’oggettistica. Un vero e proprio emporio di sapori e saperi, dov’è la qualità a fare la differenza, insieme a una continua ricerca e un’attenta selezione dei prodotti proposti. A volerlo sono stati i coniugi Magnoni, Mauro e Barbara, che, con passione, hanno intrapreso questa nuova e ghiotta avventura.

PREGIATE FETTINE – All’entrata, compaiono loro, i salumi, pronti per essere affettati (e messi in una confezione sottovuoto) da Maurizio Berti: capocollo, salami di pecora e cinghiale, pancetta della Valdossola, finocchiona, lardo di Colonnata e prosciutto cotto alla brace. Tutti di piccoli artigiani, così come lo sono i latticini:, Parmigiano Reggiano di vacca rossa, tome, robiola ai tre latti, Piacentinu di Enna, Teroldeghello (stagionato in vinacce di teroldego), erborinato di capra, Gorgonzola piccante, Cruscato (a latte intero e affinato con acquavite di mele e crusca di segale) e una serie di formaggi affinati in modo particolare (con mele e nocciole, con pere secche, con vinaccia d’uva passita, con aglio orsino e con i fiori). Da acquistare oppure da farsi servire su barchette di legno di pioppo per uno spuntino veloce (5 euro). Senza dimenticare il pane, proveniente da un piccolo fornaio milanese: bocconcini alle noci e al sesamo e pane in cassetta (integrale, alla soia, alle noci, alle olive e multicereali).

OLIO, MARMELLATE & CONSERVE – Colorati, i vasetti spiccano nelle nicchie che caratterizzano lo spazio, completamente giocato sul tono del grigio, con pareti lavorate con malte cementizie lasciate grezze, proprio per far esaltare i singoli prodotti, veri protagonisti della boutique gastronomica. Che non manca di proporre marmellate e conserve prelibate. Come i “pestati” dell’azienda abruzzese Ursini, ottimi per i crostini e per accompagnare carne e pesce: di melanzane bianche, di tartufo nero e funghi misti, di carciofini di Cupello, di zucchine e zafferano aquilano, di olive nere Leccino e di pomodori secchi delle Piane del Sangro. E ancora, fagottini di melanzane e di carote del Fucino nonché oli monovarietali (Nebbio, Toccolana, Ascolana e Gentile di Chieti).

ALTRE SFIZIOSITA’ – Senza dimenticare il riso (Acquerello, selezionato da Davide Oldani), la pasta della maison abruzzese Mancini, il miele di Thun, gli infusi delle Vie del Tè e i dolci di Ernst Knam, celebre pasticcere dell’Antica Arte del Dolce. Per poi passare agli oggetti utili in cucina: dai piatti ai bicchieri e ai coltelli, passando per le pentole Fissler e Sabatini (in coccio).

SALA DEGUSTAZIONE – Pareti arancioni e soffitto in legno rosso: la sala per la degustazione è un ambiente vivace e solare. Ideale per corsi, incontri con gli enologi e lezioni di cucina  (che via via si alterneranno). Circa 300 le etichette in lista, sia italiane, che francesi che portoghesi, selezionate con cura per offrire una media-alta gamma.

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